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Edizione provinciale di Pordenone


PORDENONE - Diaw stecca. Rimpianto neroverde a Cosenza

Termina 0-0 la sfida in terra calabra, con i ramarri in superiorità numerica per 45’ che non trovano la via del gol. Il portiere di casa blinda la porta con alcuni ottimi interventi. Quarto risultato utile di fila per Tesser e l’imbattibilità di Perisan è salita a 366’

COSENZA - PORDENONE 0-0

COSENZA (3-4-1-2): Falcone; Ingrosso, Idda, Legittimo; Bittante (22′ st Bahlouli), Corsi, Ba, Vera; Tremolada (36′ st Schiavi); Baez, Carretta (43′ st Gliozzi). A disp.: Matosevic, Saracco, Petre, Sacko, Bouah, Sueva. All. Occhiuzzi.

PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; Berra, Camporese, Barison, Falasco; Magnino (9′ st Mallamo), Misuraca (9′ st Calò), Scavone (20′ st Rossetti); Zammarini (35′ st Musiolik); Butić, Diaw. A disp.: Bindi, Passador, Stefani, Vogliacco, Banse, Foschiani, Chrzanowski. All. Tesser.

ARBITRO: Meraviglia di Pistoia. Assistenti: Cecconi di Empoli e Villa di Rimini. Quarto ufficiale: Gariglio di Pinerolo.

NOTE - Al 23′ Diaw calcia sul palo un rigore. Al 42′ pt espulso Corsi e al 46′ st Berra per doppia ammonizione. Ammoniti Diaw, Barison, Calò, Baez e Camporese. Angoli 2-11. Recupero: pt 1′, st. 4’.

Peccato, un buon Pordenone, sempre padrone del campo, non va oltre lo 0-0 al Marulla contro il Cosenza. Quarto risultato utile consecutivo che non nasconde i rimpianti per una gara alla portata di Misuraca e compagni.
Molte le defezioni da una parte e dall’altra, con l’undici neroverde che deve rinunciare a Ciurria, Pasa, Bassoli e Gavazzi proponendo Butic come spalla offensiva a Diaw, con Calò lasciato in panchina con il centrocampo in mano a Zammarini, Scavone e Magnino con Misuraca di supporto. Perisan tra i pali difende la propria imbattibilità e al termine, dopo il prodigioso salvataggio sull’incornata di Bittante, festeggia la quarta gara senza subire gol. Ultima rete al passivo quella subita a Frosinone 366 minuti addietro.
Ramarri che si vedono annullare al 7′ minuto per un fuorigioco dubbio una rete di Butic. Cosenza che fatica a rispondere abbassandosi a difesa della propria trequarti con l’ex Tremolada troppo solo nelle praterie dei vecchi compagni. La manovra avvolgente e continua imprime alla gara il timbro friulano, ma nonostante il gran palleggio, nei pressi dell’area calabrese succede poco.
Al 23’ la possibile svolta del match, arriva per un fischio del direttore di gara a punire un intervento in area di Vera su Diaw. Rigore contestato che manda l’attaccante pordenonese sul dischetto. Palla angolata troppo che termina la corsa sul palo. Al 41’ ci prova Magnino, ma la conclusione dell’ex giocatore della Feralpisalò è rimpallata in angolo. Un minuto dopo tegola sul Cosenza: entrata scomposta di Corsi su Scavone a centrocampo e rosso diretto sventolato in faccia al capitano dei lupi cosentini.
Un secondo tempo di sofferenza per il Cosenza che però gioca con grinta e blocca il Pordenone sullo 0-0 nonostante l’inferiorità numerica. Protagonista Wladimir Falcone, portiere romano cresciuto nella Sampdoria, capace di dire di no agli attaccanti friulani. Al 15’ violento destro di Zammarini, fuori di un soffio, mentre al 24’ è Mallamo a provare la via del gol senza fortuna. Quattro minuti più tardi è nuovamente Mallamo, su assist di Diaw, ad incrociare i guantoni del portiere di casa. Plastica parata, quanto efficace del numero al 36’ sulla girata di Butic. Tesser inserisce anche Musiolik per aumentare la trazione offensiva e il polacco sfiora il gol partita al 40’ con una girata di testa di poco alta.
Nel finale Pordenone in 10 per l’espulsione di Berra per doppia ammonizione. Sia lui che Camporese, ammonito, salteranno la prossima sfida interna con il Lecce.
Si chiude con questa gara il girone di andata con un bilancio di 28 punti in 19 gare, con diverse occasioni, inclusa quella odierna, del rimpianto per aver sprecato l’occasione per aumentare il bottino. Si tratta del decimo pareggio stagionale per il clan Lovisa, pronto a tuffarsi nella seconda parte del campionato con immutate speranze di accesso ai play-off.

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 23/01/2021
 

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