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Edizione provinciale di Udine


COPPA ECCELLENZA - Esulta l'Ancona Lumignacco

Dopo gli stenti in campionato, la formazione affidata al nuovo tecnico Baron, trascina la sfida ai rigori ed elimina la Virtus Corno, tradita anche dal giovane portiere Millo. Senza bomber Pillon, decide Gomez. Ora la semifinale con la Pro Gorizia

VIRTUS CORNO - ANCONA LUMIGNACCO   1 - 1   (3 - 5 dcr)
Gol:
3’st Contento 11’st Cucciardi

Rigori: Ime Akam (gol), Arcaba (gol), Kanapari (parato), Potenza (gol), Libri (palo), Contento (gol), Guobadia (gol), Gomez (gol)

V.CORNO: Millo, Goubadia, Martincigh, Fall (10’st Sittaro), Beltrame, Libri, Cucciardi (36’st Mocchiutti), Ferrari (40’st Don), Gashi, Ime Akam, Kanapari. A disposizione: Husanovic, Menazzi, Dorigo, Pezzarini, Scarbolo, Onofrio. Allenatore: Peressutti.

ANCONA LUMIGNACCO: Del Mestre, Potenza, Coassin, Arcaba, Visalli (36’st Berthe), Tosone, Daliesio (35’st Zanardo), Contento, Specogna (27’st Venir), Barden, Gomez. A disposizione: Moro, Biasuzzi, Carbone, Rossi, Stefanutti, Simonelli. Allenatore: Baron.

ARBITRO: Cerqua di Trieste. Assistenti: Scremin e Nardella di Trieste.

NOTE: pomeriggio piovoso, terreno allentato, spettatori 200. Gara iniziata con 10’ di ritardo. Espulso: 34’st Martincigh. Ammoniti: Millo, Fall, Specogna, Sittaro, Ime Akam. Recupero: 2’ + 4’.

CORNO DI ROSAZZO. Un altro pareggio, a distanza di quello maturato sette giorni fa in campionato, tra Virtus Corno e Ancona Lumignacco. Stavolta, però, era necessario decretare un vincitore: cosi, dopo 96 minuti di battaglia nella palude di un terreno pesantissimo e l’appendice dei calci di rigore, alla semifinale di Coppa Italia accede la giovane società udinese. L’Ancona Lumignacco del neo mister Mirko Baron, ex tecnico dell’Under 19, subentrato in settimana a Sante Bernardo. Per i locali invece, un bel po’ di rabbia per una sentenza che assomiglia ad una beffa: se dall’altra parte, infatti, si registravano assenze pesanti (in primis il bomber Pillon, stoppato da problemi fisici), la formazione di Peressutti è andata più vicina alla meta pagando, però, pesanti errori individuali (non è la prima volta quest’anno), difficilmente rimediabili in gara secca.

La prima “emozione” del match (iniziata con 10’ di ritardo e preceduta da una breve cerimonia: l’esposizione di un’inedita maglia celebrativa nerazzurra, indossata dai padroni di casa ad omaggiare la memoria di Giuseppe Todone papa' dell'ex vicepresidente e dirigente Ivo Todone) è…offerta da Millo, che esce dall’area con il pallone in grembo: automatico il giallo. Niente da segnalare, per fortuna del portiere di casa, sul conseguente calcio piazzato. La prima conclusione verso la porta (minuto 18) è firmata Kanapari: il destro, però, si perde un paio di metri a lato. Ed è sempre il numero 11, al 25’, ad invitare Martincigh al cross: Gashi c’è, ma la sua zuccata viene addomesticata da Del Mestre. Decolla, invece, sopra la traversa, al 38’, un destro dalla periferia di Ime Akam. Il 10 di casa ci ha preso gusto e, a stretto giro di posta, concede il bis: stavolta è Coassin (il migliore dei suoi) a deviare in angolo. E al 35’ si fanno vivi anche gli ospiti: Contento, in giravolta, obbliga Millo alla smanacciata in angolo.

La ripresa si apre con una buona opportunità per Gashi: il servizio è di Cucciardi e il colpo di testa, effettuato in perfetta in solitudine dalla punta, termina fuori. E sulla ripartenza, apparentemente innocua, passano gli ospiti: altro pasticcio di Millo che scivola e regala a Contento il gol più agevole della carriera. Ma all’11’ la Virtus Corno la riprende. Cucciardi stavolta si mette in proprio, sfruttando un calcio piazzato dal limite: l’interno mancino “muore” a fil di palo, dove anche un totem come Del Mestre non può, umanamente, arrivarci. La gara si fa particolarmente fisica, un’autentica battaglia nel fango, ma è la Virtus Corno a sfiorare il vantaggio (28’) con Kanapari, che alza sulla traversa un servizio di Gashi. Al 34’, però i padroni di casa restano in 10: Martincigh contrasta virilmente Gomez e viene espulso dal signor Cerqua (buona la sua direzione). E come Rambo, spunta dal fango a dipingere calcio il signor Gomez. Primo acuto al 37’: la sterzata e il rasoterra vengono devitalizzati da Millo. Al 40’, invece, il prospetto di proprietà del Genoa lascia sul posto il diretto avversario, ma l’estremo di casa ci mette ancora una pezza, annullando l’insidioso diagonale. Sul successivo  rimpallo, infine, Libri mura il 2004 Venir. Poi l’epilogo dal dischetto: Gomez, ancora lui, trasforma il penalty decisivo e a sfidare il Gorizia ci va l’Ancona Lumignacco. (r.z.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 05/12/2021
 

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