Ci sono i Bronzi di Riace e c'è la coppa Regione di Prima categoria. I primi sono tornati alla base e sono ambiti dai musei di mezzo mondo. La seconda fa instancabilmente il giro dei bar di Buia, quei due-tre locali più vicini ai torelli che a turno custodiscono il trofeo orgoglio dei granata e dell'intero paese. Ah, difficile dimenticare la magica notte di Gonars, e quella vittoria conquistata sull'agguerrita Gradese! Eccola la perla di un'annata della quale il club guidato da Ubaldo Visentin è decisamente soddisfatto: ha ottenuti frutti importanti, infatti, la Buiese made in Buia, più qualche "forestiero". 
La strada ormai imboccata verrà percorsa anche in futuro. Lo ribadisce il ds Fausto Molaro: "La vittoria della Coppa ha coinvolto il paese e tutti si sono sentiti partecipi di quell'impresa. Avere la squadra formata dai ragazzi di qui è qualcosa che crea entusiasmo e motivazioni aggiuntive".
Di fronte a un bilancio del genere non poteva non essere confermato il condottiero Ivan Veritti, apprezzato senza remore e tentennamenti. La Buiese dei colpi di mercato eclatanti ha lasciato il passo alla Buiese a chilometri zero: "Punteremo a rafforzare la squadra, si cerca sempre di migliorare, ma seguento la nostra idea di squadra e di calcio. In quest'ottica andranno a irrobustire la formazione seniores due ragazzi di qui come il centrocampista classe '97 Persello, che ha militato nella Juniores della Gemonese, e l'attaccante del '98 Scaini, proveniente dalla Juniores della Majanese. Abbiamo fiducia nelle potenzialità di questi due giovani, a cui verrà dato il tempo per prendere le misure della categoria. In futuro la rosa granata sarà formata da almeno 15 giocatori di Buia sui 21-22 complessivi". 
Intanto la coppa Regione si sposta di bar in bar: guai a chi oserà toccarla, perchè a Buia vale più dei Bronzi di Riace. 


Alessandro Maganza

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