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Edizione provinciale di Gorizia


IL DERBY - Gradese e Aquileia ci danno dentro. Giusto il pari

Due squadre rimaneggiate ma propositive; portieri impegnati, ex e virguli a segno. Troppo fiscale l'arbitraggio

GRADO – Sotto di una rete ed in inferiorità numerica per più di tempo, l’Aquileia agguanta il pari alla “Schiusa” proprio sul gong. Un pareggio sostanzialmente corretto viste le opportunità da rete create da entrambe le rimaneggiate contendenti e neutralizzate dai portieri sovente impegnati. Eccettuato un tiro locale di poco alto all’inizio, occorre attendere il 16’ quando Gordini dai 20 metri scarica di non molto a lato del palo a cui fa eco la conclusione volante di D.Spagnul con i medesimi esiti. Attento Corbatto nell’alzare sopra la traversa una girata di testa di Pelosin al 33’ che poco dopo si vede sventolare il secondo giallo troppo severo.
Altra tegola perché due minuti dopo abbandona definitivamente Meneghel, rimasto poco prima contuso con un taglio in fronte ed ospiti ancora più giovani col ‘99 Milanese al suo posto. La prima frazione si chiude con la sventola di Milocco dalla linea dei 16 metri, ribattuta di pugno da Corbatto, poi la difesa sbroglia.

Ad inizio ripresa tre occasioni in una manciata di minuti per la Gradese, Mosca in scivolata alza davanti a Paduani l’imbucata di Gordini, Giolo costringe l’estremo ad allungarsi e deviare in corner e Pierotti, innescato da Verginella, anticipa il portiere ma alza la mira. C’è lavoro anche per Vittor nel respingere il diagonale di Milanese, poi alla mezzora la conclusione di Ghirardo s’impenna su un avversario e scende sotto porta per Giolo, a cui si oppone ancora Paduani in angolo. Ma nulla può l’estremo patriarchino sulla capocciata dell’ex Pierotti a mettere in rete il tiro dalla bandierina. L’Aquileia non si da per vinta, prima prova con un tiro fiacco di Milanese, poi crea scompiglio con un paio di discese di Rigonat ed è quest’ultimo che offre la sfera del pareggio a Milanese al 47’. Non c’è più tempo per altro, se non per i tre fischi del fin troppo fiscale arbitro Schiozzi.

GRADESE – AQUILEIA  1-1

GRADESE: Corbatto (1’st Vittor), Verginella, Hoxha, Ghirardo, Pierotti, Elmsafti, Dean, Troian, Giolo, Gordini, Mosca. (13. David, 14. Michael Pinatti, 16. Mattia Pinatti). All. Marco Cragnolin.

AQUILEIA: Paduani, Rigonat, Fabris, Donat, Caissutti, Pelos, Milocco, Pelosin, Meneghel (37’ Milanese), Davide Spagnul (45’st Francesco Spagnul), Guerra (27’st Riccardi). (12. Ciroi, 14. Tognon, 15. Presot).All. Ivan Lepre

ARBITRO: Michele Schiozzi sez. Gorizia

RETI: al. 30’st Pierotti, al 47’st Milanese

NOTE: Ammoniti: 12’(f) e 39’(f) Pelosin, 5’st Milocco (f), 24’st Mosca (s), 26’st Donat (f), 37’st Ghirardo (p). Espulso al 39’st Pelosin per somma di ammonizioni. Angoli: 7-7. Rec. 1’/2’. Spettatori: 50 circa.

LA MOVIOLA

Arbitro: Michele Schiozzi sez. Gorizia

Vuol far capire che il regolamento lo conosce alla lettera, dicendolo più volte ai giocatori, ma si dimentica della regola non scritta del buon senso. Essere estremamente fiscali in agosto alla prima partita non lo ha certo eletto fra i migliori. Qualche giallo in meno ci stava e a qualcuno invece manca.

I casi analizzati:

- 39’: espulso Pelosin per doppia ammonizione entrambi per gioco scorretto. Se il primo giallo al 12’ ci sta, anche per non farsi scappare di mano la gara, il secondo facciamo fatica a capirne il motivo. Il fallo c’è a metacampo ma non tale da giustificare un provvedimento disciplinare.

- 42’: ci starebbe invece il giallo a Guerra per il gioco scorretto ai danni di Ghirardo al momento di far ripartire l’azione della Gradese, seppur da posizione defilata.

- 24’st: ammonito Mosca per simulazione. Attaccante e difensore si sbracciano sin da fuori area finchè Mosca va a terra dentro i 16 metri, verso il lato corto. Non appare palese la simulazione, come non c’è neppure il fallo

Claudio MARIANI

 

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  Scritto da La Redazione il 29/08/2016
 

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