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Edizione provinciale di Trieste


CAMPANELLE - Giovannini: caro Torre, ti spiego l'equivoco

Il presidente dei gialloblù nega qualunque mancanza di rispetto nei confronti dell'ospitalità rossoblù...

La querelle sulla pastasciutta rifiutata trova la spiegazione del Campanelle. Interviene il presidente del sodalizio giuliano, Andrea Giovannini, che replica in maniera serena alle rimostranze del Torre per quanto accaduto al termine del confronto tra le due squadre di domenica. Giovannini spiega: "Credo che la lettura della vicenda compiuta dagli amici friulani sia frutto di un malinteso che ora chiarisco. Arrivati al campo prima della partita, siamo stati interpellati da una signora che chiedeva se avremmo voluto, al termine della stessa, fermarci e mangiare una pasta in compagnia. Ho preso tempo per dare una risposta, perché volevo informarmi su quanti ragazzi avevano realtà l'intenzione e la possibilità di fermarsi, pensando che qualcuno di loro avesse bisogno di rapidamente a casa o avesse proprammi diversi: non volevo infatti far preparare la cena per 20 e poi scoprire che metà dei miei non potevano stare a mangiare. Ho chiesto a un dirigente di informarsi con la squadra, lui si è recato nello spogliatoio: in quel momento il tecnico stava tenendo il discorso di preparazione della partita, per cui alla signora di cui sopra abbiamo chiesto di pazientare ulteriormente. Poi... tra una incombenza e l'altra, la questione ci è uscita di testa. Dopo l'incontro e in un clima molto sereno e amichevole, la solita gentile signora si è rivolta con tono piuttosto infastidito a un nostro giocatore, per sapere se... fossimo restati a mangiare con loro una pastasciutta. Il ragazzo le ha risposto "lascia stare, andiamo a casa" e la vicenda si è chiusa così".
Giovannini, quindi, nega decisamente che ci sia stato un comportamente poco educato o tantomeno irrispettoso dei gialloblù verso il Torre: "Siamo stati pure al chiosco a bere qualcosa alla fine della gara. Le racconto poi un precedente di due campionati fa, anche quello relativo a un nostro incontro a Tapogliano. Alla fine del primo tempo perdevamo 3-0, nella ripresa ci siamo portati sul 4-3. L'arbitro diede ben 7' di recupero, poi altri 2': al 98' espulse un nostro giocatore e assegnò una punizione al Torre, che riuscì così a pareggiare. Ebbene, quel 4-4 ci bruciò parecchio, ma restanno tranquillamente a mangiare insieme ai rossoblù terminata quella indimenticabile sfida".
Il presidente gialloblù ha un'ulteriore precisazione da fare: "La gara di domenica non è stata cattiva; è pur vero che siamo rimasti in 9, ma le due espulsioni non puniscono certo interventi pericolosi o denotano una particolare aggressività. E' pur vero che qualche intervento rude c'è stato, come qualche perdita di tempo o accentuazione da parte dei padroni di casa: sostengo tuttavia che tutto è rientrato nella normalità di una partita di calcio sentita, agonisticamente combattuta, ma sostanzialmente tranquilla. A fine match, poi, i ragazzi delle due formazioni si sono stretti la mano in un clima del tutto sereno. Rispetto e ammiro il Torre, come credo sia giusto registrare gli sforzi che sta compiendo il Campanelle per migliorare pur tra tante difficoltà. Siamo ancora senza campo, facciamo i salti mortali per continuare l'attività e ci siamo dotati di un gruppo di dirigenti sostanzialmente nuovo, motivato e leale che sta lavorando con passione e senza lesinare sacrifici. I ragazzi della squadra sono molto uniti, ci tengono, magari talvolta la loro generosità li porta a incappare in qualche accesso agonistico, tutto qui. Il campionato? Lo abbiamo iniziato in maniera positiva, sfruttando le qualità e il lavoro compiuto da uno staff tecnico importante: è ancora presto comunque per dire fino a dove potremo arrivare".

Alessandro Maganza 


 

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  Scritto da La Redazione il 29/09/2016
 

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