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Edizione provinciale di Gorizia


BUTTIGNASCHI - "Finalmente sono capitato nel posto giusto..."

Il trequartista sta vivendo un momento magico come tutta la formazione di Gigi Barbana, che domenica ha colto l'undicesima vittoria di fila. Il regalo della Cormonese

Che numeroni, Pro Romans! Undici vittorie di fila, l'imbattibilità in campionato che ormai dura da una ventina di giornate collegando metà dello scorso girone di ritorno ai tredici turni dell'attuale. E poi i 35 punti già messi da parte, subendo appena 7 gol, quattro dei quali nella folle partita con l'Isontina vinta nel finale 5-4. Incredibile, strepitosa Pro Romans, con i suoi 1-0, il marchio di fabbrica, quasi la firma della creatura di Gigi Barbana, che si fa scudo di un collettivo d'acciaio, nel quale tutti remano nella stessa direzione.
Poi, c'è Andrea Buttignaschi, classe e trascorsi importanti: è lui il giocatore che può risolvere l'impasse, inventando la giocata in grado di fare la differenza. Il trequartista in questa prima parte di stagione si è rivelato anche bomber: sono 8 le reti già in saccoccia, e tutte pesanti.
E' tornato il Buttignaschi del Pordenone?
"Mah, quello che so è che alla Pro Romans mi trovo bene e, dopo tanto girare da una parte all'altra della regione  sono capitato in un ambiente di persone serie, preparate e animate da grande passione. Di realtà così ne sono rimaste poche, purtroppo".
Era immaginabile una prima parte di campionato del genere?
"Assolutamente no; puntavamo a disputare un buon torneo, ma non certo a ottenere risultati di queste tenore. Undici vittorie di fila:  fare meglio di così è praticamente impossibile".
Per quali strade arrivò a vestire la maglia giallorossa, dicendo sì al ds Ariano Postir?
"La molla che mi portò qui un anno e mezzo orsono fu Nicola Trangoni; sì, venni qui per lui e qui sono rimasto perché ho conosciuto persone splendide".
Il segreto delle vostre vittorie qual è?
"La squadra è solida, abbiamo trovato la quadratura del cerchio. E ritengo basilare il rapporto tra noi del gruppo: andiamo d'accordo anche fuori dal campo, siamo molto uniti, ci aiutiamo e ciò emerge nei momenti difficili. Ricordo, ad esempio, la vittoria con la Gradese all'ultimo minuto o quella nell'indimenticabile gara con l'Isontina, vinta 5-4 al termine di una partita stranissima".
Mister Barbana cosa le chiede?
"In attacco ci dà grande libertà di movimento e di azione. La musica cambia in fase di non possesso palla, quando la richiesta è quella di difendere, di aiutare il centrocampo: non ne vado matto, ma è giusto che tutti diano una mano in chiave difensiva. I risultati, del resto, stanno lì a dimostrarlo".
Sta segnando parecchio...
"Anche questa è una sorpresa: non sono mai stato un goleador. Forse, con il passare degli anni si perde qualcosa da una parte e lo si guadagna da un'altra".
La Cormonese intanto ha battuto il Primorje: contenti?
"Sarò sincero: sì, i grigiorossi ci hanno fatto proprio un bel regalino. La stagione però è ancora molto lunga e tra due turni ci sarà lo scontro diretto...".
Che campionato è quello di quest'anno?
"Ho notato che c'è qualche squadra meno attrezzata rispetto alla stagione passata, ma qui ogni partita è una battaglia. E noi ormai siamo nel mirino, tutte ci vogliono fermare, è normale quando si affronta la prima della classe. A questo riguardo domenica sono sicuro che arriverà qui un'Aquileia molto motivata e carica: dovremo farci trovare preparati a puntino".

Alessandro Maganza 

 


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  Scritto da La Redazione il 07/12/2016
 

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