SPORTINERIA - Evviva Matteo Pillon
Il gol segnato ieri in Eccellenza dall'attaccante della Pro Gorizia è un inno all'impegno e alla volontà applicate al sogno del calcio, un sogno che un infortunio può trasformare in incubo. Fortunatamente senza riuscirci...
Esistono giocatori che vanno applauditi più di altri, non perché tecnicamente più forti, non perché più prolifici di altri, ma per l’impegno che ci mettono.
Quando entrano in campo esprimono tutto il loro amore e la loro dedizione per il calcio, per questo sport che non è solo un divertimento o un hobby, ma diventa bensì parte integrante delle loro vite.
Dopo otto o nove ore di lavoro prendono le loro borse, preparate la mattina presto, e si dirigono ai campi sportivi per altre due o più ore di allenamenti, quando fuori ci sono 30 gradi oppure quando si batte i denti dal freddo, senza fare una piega, in fondo loro vivono di questo.
Succede poi che il destino o il fato (o chiamatelo come volete) voglia interrompere le loro carriere con infortuni gravi, quasi a voler troncare i loro sogni. Si tratta di infortuni che richiedono operazioni, mesi di convalescenza e altri mesi per provare a rimettersi in piedi come prima; dico “provare” perché non è poi così scontato che si riesca... ma sapete una cosa, quelli che ci credono, quelli che ci mettono il cuore in forma ci tornano e non solo, ci tornano anche più forti di prima, eh sì perché la delusione accumulata, la fatica, il sudore per poter rimettere gli scarpini e scendere nuovamente in campo sono talmente grandi che qualsiasi ostacolo viene superato.
Questa domenica un applauso particolare va a Matteo Pillon, lui sì ha dimostrato quanto ci ha creduto, lui sì ha messo tutto il cuore ed è tornato lì dove doveva essere: sotto la tribuna, sotto i suoi tifosi ad esultare per il gol appena segnato.
Bravo Matteo: che sia solo l’inizio.
Lettera firmata
Blaz/fotosport