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Edizione provinciale di Pordenone


TAMAI - Una vita in biancorosso del capitano Fabrizio Petris

Parte la sedicesima stagione in Serie D delle furie rosse con il solito grande entusiasmo. Sabato triangolare a Monfalcone con UFM e Fontanafredda primi approcci di derby.

Una delle realtà piu piccole della Serie D, ma con una passione che non ha nulla da invidiare a tantissime realtà piu’ grandi. L’entusiasmo di una frazione che coinvolge, che trascina, che dimostra una volta di piu’ che i risultati possono essere raggiunti anche senza investimenti faraonici e soprautto senza voli pindarici. Sfogliando le nostre statistiche balza inevitabilmente all’occhio  il settimo posto, nelle partecipazioni al massimo campionato nazionale dilettantistico delle furie rosse, tra le nostre formazioni regionali. Se escludiamo i due capoluoghi di provincia Pordenone e Gorizia, davanti ai mobilieri restano soltanto Monfalcone, Sanvitese, Sacilese e Torviscosa. Non c’e’ che dire, esempio tutto da seguire. C’e’ un giocatore in questo contesto, che merita un plauso particolare, non a caso attualmente veste la fascia di capitano, parliamo di Fabrizio Petris. Ventinove anni, che si appresta a vestire il biancorosso per il nono anno, con oltre 250 presenze. L’esordio con il Tamai e’ datato Maggio 2002, quando l’allora tecnico Graziano Morandin, lo fece esordire sul campo del Mezzocorona a soli 15 anni. A lui la domanda inevitabile:

Ma quali sono i segreti del Tamai, che compete ogni anno con realtà di gran lunga superiori per tradizioni e valori?
“Il segreto e’ facilmente individuabile nella società, che tra mille difficoltà, con dedizione e amore per la squadra e per noi giocatori, si fa’ in quattro per metterci sempre nelle condizioni di massima serenità nello scendere in campo. La componente rapporto umano e’ fuori dal comune, prima viene l’uomo e poi il giocatore. La percezione di questo ci consente di essere vicini ai valori di tutte le componenti societarie, trasmettendoci quell’attaccamento indispensabile per superare tutte le difficoltà.L’umilta’ e’ una valore inestimabile rapportato agli obiettivi che si vogliono perseguire.”

Hai parlato di obiettivi, il Tamai di quest’anno vuole soffrire di meno?
“Faremo del nostro meglio per centrare la salvezza quanto prima. Quest’anno c’e’ un grande livellamento verso l’alto, anche se non si conoscono ancora i gironi, ma certamente non ci saranno squadre che partono come gia’ battute. Se negli anni scorsi, per un certo verso le trentine, rappresentavano la parte debole delle partenti, quest’anno probabilmente ci sarà soltanto il Levico, ma per il resto sono tutte squadre molto competitive. Se pensiamo che nel possibile girone potrebbero esserci Triestina, Venezia, Altovicentino, Belluno penso sia uno dei campionati piu’ interessanti e difficili degli ultimi anni.”

E’ un Tamai che si e’ ringiovanito nel reparto avanzato con innesti di valore come Diaw e Paladin?
Posso affermare che si tratta di una scommessa che ci auguriamo possa rilevarsi vincente. Sono due giocatori molto forti, dalle caratteristiche importanti, a loro il compito di sostituire Zambon e Furlan, che in fatto di età ci garantivano anche una certa dose di esperienza, che in un campionato cosi’ difficile come la serie D, sono qualità indispensabili. Dalla loro hanno la voglia di dimostrare che possono essere incisivi, soprattutto Diaw, che per quanto visto in allenamento, negli spazi vuoti e’ devastante. Per Paladin, dopo l’esperienza in Lega Pro, un campionato che potrebbe rilanciarlo, conoscendo le sue qualità. Dobbiamo tenere conto che anche la nostra terza punta Sellan, e’ un ragazzo del 94, che e’ cresciuto nell’ultima stagione, che deve confermarsi. Sara’ un banco di prova per tutti e tre, in considerazione della forza degli avversari che si troveranno contro.”

La squadra e’ quasi fatta o manca ancora qualcosa?
La società sta’ ancora cercando un portiere giovane per fare da spalla a Peresson e due ragazzi da impiegare nella fase offensiva. Al momento considerato la volontà del mister di giocare con tre punte, abbiamo scelte obbligate, ma che in un campionato lungo e difficile, sono indispensabili. “

Parliamo un po’ delle nostre regionali al via della prossima serie D, evitando il Pordenone che ormai pare ripescato in Lega Pro. Come vedi la situazione?
“ Beh mi auguro innanzitutto che il Pordenone venga ripescato, per tutto il movimento provinciale e per i giovani che possono avere un punto di riferimento importante. Se poi ci fosse anche il Pordenone in serie D sarebbe un campionato davvero notevole.Certamente vedo la Triestina tra le favorite, per i giocatori che ha in rosa, sperando che le divergenze con la tifoserie non vadano ad incidere sul rendimento e sul prossimo futuro.Una piazza come Trieste merita ben altre categorie e vederla negli ultimi anni cosi in basso,fa’ sensazione. La Sacilese al momento e’ un cantiere aperto, ma credo che oltre ad avere giovani molto bravi, inserirà certamente gli uomini giusti, per disputare un campionato all’altezza del proprio nome Fontanafredda e UFM sono al pari nostro squadre, che dovranno lottare e soffrire fino all’ultimo, mi auguro che tutte le nostre possano gioire a fine campionato..”

Ultima domanda un sogno nel cassetto di Fabrizio Petris ?
Finche’ sono a Tamai e potro’ vestire questa maglia, i ldesiderio sarebbe di salvarsi senza grossi patemi d’animo, magari con qualche giornata d’anticipo. Nel caso non dovessi in futuro piu0 vestire il biancorosso, mi piacerebbe poter vincere un campionato, assaporare quella soddisfazione. Ma ora sogno la nostra salvezza anticipata.”

Una cosa e’ certa il Tamai, continuerà a stupire.

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 04/08/2015
 

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