Pedrag Arcaba: meglio il giocatore consumato, inossidabile, carismatico e professionale all'inverosimile, oppure più bravo l'allenatore, ancora acerbo eppure già così efficace e convincente?
Sarà una bella sfida e solo il tempo permetterà di dare una risposta. 
Dell'Arcaba calciatore ormai si conosce tutto, tranne qualche trucchetto e segreto del mestiere, che il mammasantissima custodisce gelosamente in qualche anfratto del testone. Magari, il difensore prima delle partite o al posto del caffelatte la mattina si beve una porzione magica modello Asterix... che gli permette di restare sempre protagonista nonostante il trascorrere delle stiagioni.
Più interessante indagare sulle qualità del tecnico, che già aveva dato ottima prova di sé in una breve ed esaltante parentesi al Kras. 
A Gradisca, quest'anno, mister Pedrag ha guidato la squadra Allievi capace di disputare una prima fase con i fiocchi, rivaleggiando con quel Trieste Calcio che poi avrebbe vinto il titolo regionale di categoria.
Sbalzato di sella e spedito a plasmare i Giovanissimi, Arcaba ha nuovamente dimostrato di possedere stoffa, pilotando i suoi ragazzi alla vittoria del torneo Transfrontaliero, una cavalcata dura e complicata dalla forza delle compagini slovene, rivelatesi assai attrezzate soprattutto dal punto di vista atletico e sul piano della cattiveria agonistica. Ma i ragazzi dell'Ism l'hanno spuntata, vincendo a raffica e concedendosi in tutto un pareggino.
Infine, la perla, ossia lo spareggio Allievi per restare nei regionali vinto a spese della gagliarda Cormonese, con Pedrag nelle vesti di salvatore della patria pericolante. 
L'Arcaba pensiero è stimolante: il satanasso predilige i rapporti umani, cerca di coinvolgere tutti i giocatori a lui affidati e impiegati dal primo all'ultimo; e sa creare un clima sereno e collaborativo, apprezzato pure dai genitori. Il rude e arcigno difensore, insomma, da tecnico fa leva su altre qualità che denotano intelligenza, acume e sensibilità... 
Talché resta ancora insoluto il rebus di partenza: meglio il giocatore o, in prospettiva, l'allenatore?

Alessandro Maganza 

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