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Edizione provinciale di Trieste


IL PERSONAGGIO - Leonarduzzi, l'udinese che ha conquistato Trieste

Per l'ottavo anno di fila il difensore centrale indossa la fascia da capitano. Scartato dalla Primavera dell'Udinese, Omar è diventato una sicurezza e, dopo aver lasciato il segno a Salò, è il leader dell'Alabarda che punta a riprendere il posto che le spetta nel calcio che conta

Torna il campionato di serie D dopo la sosta legata al Viareggio e dovrebbe tornare in campo anche Omar Leonarduzzi, 34 anni, difensore udinese che ha conquistato la Trieste che respira calcio. Il carismatico regista difensivo ha dovuto saltare un paio di incontri a causa di un problema muscolare, ma ora anche da lui l'Alabarda si attende un grande finale di stagione, caratterizzato dall'assalto al missile Mestre, che la squadra di Andreucci affronterà in trasferta nello scontro tra corazzate in programma giovedì 13 aprile. I sette punti che dividono le due squadre in classifica sono tanti, ma non rappresentano ancora un distacco incolmabile, a patto che la Triestina nelle prossime quattro gare riesca a rosicchiare almeno un paio di lunghezze a Zironelli, prima di tentare il tutto per tutto nel fortino dei mestrini.
Omar Leonarduzzi, dunque. Uno che ormai ha tatuato sul braccio la fascia da capitano, che veste dalla bellezza di otto stagioni di fila, sette delle quali in forza al Feralpi Salò, squadra con la quale è passato dalla serie D alla Lega Pro attraversando la C2 e lasciando di sé un ricordo indelebile.
Su di lui ha puntato a occhi chiusi Milanese nella costruzione di una Triestina chiamata a risalire nel calcio dei professionisti e la scommessa è già stata vinta per quanto riguarda Omar, autentico baluardo della compagine giuliana, nonché capitano, ovviamente.
Anche Leonarduzzi agli albori del suo viaggio calcistico è passato dalle giovanili dell'Udinese, arrivando alla Primavera e risultando uno dei tanti friulani sacrificati e scartati in maniera frettolosa. Ma un difensore centrale tosto come lui, e pure armato di buoni piedi, non poteva non fare strada: dal Tivoli in C2, al triennio con la Sanvitese in D, per poi vestire la maglia del Bellaria ancora in C2. A Salò la consacrazione di un autentico leader, che ha davanti a sé ancora qualche anno di calcio a buoni livelli, specie se nei prossimi due mesi la Triestina riuscirà a esprimere al massimo il suo potenziale, che è tecnico, atletico, ma anche ambientale: i tifosi alabardati, il Nereo Rocco, il lungo digiuno dal calcio che conta, ecco le armi in più per dare la scalata alla Lega Pro. Mestre permettendo, ma potendo comunque contare anche sui play-off se il duello con la capolista non dovesse regalare il trionfo. 
Il primo ostacolo sulla strada di Leonarduzzi e soci si chiama Tamai, per un derby regionale nel quale le Furie Rosse hanno tutto da guadagnare. Le premesse per un finale di stagione memorabile ci sono tutte e Omar Leonarduzzi, poco ma sicuro, sarà uno dei protagonisti della bagarre promozione.  (alma)

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 17/03/2017
 

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