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Edizione provinciale di Trieste


COPPA ITALIA - Il Caldiero trionfa. I veronesi avversari del San Luigi

La finale giocata a Bassano premia la squadra di Cristian Soave ai calci di rigore sul Mestre. Termina 10-9. Novanta minuti terminati 0-0, i supplementari 1-1



Cristian Soave e il suo Caldiero Terme alzano la coppa Italia del Veneto, superando dopo un estenuante lotteria ai calci di rigore il Mestre per 10-9. I novanta minuti si erano conclusi 0-0, mentre nei supplementari i 30’ minuti giocati avevano vissuto sul vantaggio iniziale del Mestre con Cacurio al 4’ del secondo tempo e il pareggio del vicentino Guccione poco dopo. Dagli undici metri risultano più precisi i gialloverde che saranno dunque gli avversari di San Luigi e Dro nella corsa alla coccarda tricolore. Una sfida giocata davanti a 1100 spettatori, con oltre 600 giunti da Mestre allo stadio “Mercadante” di Bassano colorato a festa.
Squadra molto forte quella di Soave, nonostante alcune assenze pesanti come i due attaccanti Zerbato e Zanetti (ex Tamai). Nella prima frazione la gara la sviluppa il Caldiero con il Mestre rintanato e attento a chiudere i varchi. Le uniche azioni di rilievo nei 45’ sonnolenti se le procura la formazione veronese, prima con una conclusione attorno alla mezz’ora centra la base del palo e successivamente con un piattone di Guccione da centro area, messo in angolo non senza apprensione dal portiere arancionero mestrino. Non cambia molto nella ripresa dove sono ancora gli scaligeri a creare di più in fase offensiva. Pericolosissimi al 29’ con una girata bassa di Peotta che lambisce il legno. Mestre prudente e quasi mai incisivo.
Si va ai tempi supplementari e cambia la musica. Al 3’ il mestrino Dal Dosso costringe il portiere Fortunato, ex Modena e Vicenza, a respingere a mani aperte .E’ un Mestre più intraprendente, che trova il gol del momentaneo vantaggio ad inizio del secondo tempo supplementare. Siega sfonda sulla corsia di sinistra e scodella in mezzo forte e basso, sulla corsa di Cacurio che scaglia un bolide di destro verso l’estremo avversario, piegandogli le mani. Gara finita? Le forze calano, ma un disimpegno errato del Mestre, innesca Odiwue, che pesca in area il compagno Guccione, lesto a girarsi e crearsi lo spazio per la conclusione di interno destro indirizzata in porta.
Dal dischetto non sbaglia nessuno fino all’errore del mestrino Dal Dosso che si fa parare il tiro da Fortunato, regalando la vittoria e la coppa al Caldiero.



 

https://i.imgur.com/gvRr5z0.jpg

https://i.imgur.com/Uy37vCr.jpg

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 05/01/2019
 

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