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Edizione provinciale di Trieste


IL CASO - Zarja, 250 euro. Campo nello spogliatoio? Altri 15 giorni

Il club carsolino le mirino della giustizia sportiva per il comportamento dei sostenitori durante la gara con il Ruda e perché il proprio tecnico, squalificato, durante l'intervallo del match è stato visto dall'arbitro entrare in locali che erano a lui interdetti



Non è un gran momento, quello attuale, per i rapporti tra la classe arbitrale e lo Zarja. Il club carsolino si è visto appioppare una multa di 250 euro riferita al comportamento di propri sostenitori durante la gara interna con il Ruda. 
Il Giudice sportivo ha così motivato l'ammenda: "Perchè, sin dall'arrivo dell'arbitro nell'impianto sportivo, quest'ultimo aveva notato che non vi era alcun controllo da parte della società ospitante sugli accessi al campo di gioco e che diversi soggetti, non iscritti nelle liste di gara, stazionavano nei pressi degli spogliatoi, in zona che ai medesimi doveva essere interdetta e ciò nonostante l'espressa richiesta avanzata dall'arbitro stesso di farli uscire; perchè, durante tutta la durata del primo tempo, un gruppo di propri sostenitori, posizionati sulla tribuna dietro alla panchina ove avevano preso posto i propri calciatori, rivolgevano espressioni ingiuriose nei confronti del direttore di gara; perchè, nel secondo tempo, la situazione non migliorava, anzi la veemenza degli improperi aumentava e oltre agli insulti, i predetti propri sostenitori proferivano minacce nei confronti dell'arbitro; le minacce persistevano anche alla fine dell'incontro quando il detto gruppo di sostenitori si avvicinava alla rete che delimita il tragitto che collega il terreno di gioco agli spogliatoi e proferiva ulteriori espressioni intimidatorie ed ingiuriose nei confronti dell'arbitro; in detto frangente, quando era difronte alla porta dello spogliatoio, l'arbitro, avvertendo che la propria incolumità poteva essere in pericolo, chiedeva al dirigente accompagnatore ufficiale della società ospitante (Zarja) di chiamare la forza pubblica; una volta entrato nello spogliatoio, l'arbitro attendeva per 45 minuti l'arrivo della forza pubblica, che però non arrivava; trascorsi i 45 minuti, il direttore di gara usciva e si recava autonomamente verso la propria automobile; lasciava poi l'impianto sportivo senza incontrare altre difficoltà; responsabilità oggettiva; recidiva".

Non è tutto. Lo stesso Giudice sportivo ha stabilito di allungare la squalifica comminata al tecnico dello Zarja, Michele Campo, portando lo stop dal 4 al 19 giugno "perchè, Campo, nonostante fosse squalificato fino al 04 giugno 2019  veniva notato dall'arbitro, tra il primo e il secondo tempo, all'interno dello spogliatoio della squadra di casa (Zarja), in cui non poteva accedere in quanto l'art.22, punto 7, del Codice di Giustizia Sportiva preclude ai tecnici colpiti da squalifica, in occasione di gare, l'assistenza alla propria squadra in campo e negli spogliatoi, nonchè l'accesso all'interno del recinto di gioco e degli spogliatoi".  



 

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  Scritto da La Redazione il 11/04/2019
 

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