I due tecnici Birtig e Rossitto sono concordi nell’assegnare un tempo a testa. Nel primo una grande Manzanese, nel secondo un Brian Lignano di carattere. Passaggio del turno in bilico. Infortunio a Roveretto, da valutare l’entità. Il dopo partita dell’andata dei quarti di finale di Coppa Italia di Eccellenza fra due delle squadre più accreditate ai traguardi finali, ha visto i due tecnici soddisfatti per un tempo, un po’ meno per l’altro e alla fine concordano sull’equilibrio generale della partita

Esordio positivo per il neo mister della Manzanese Fabio Rossitto, il quale ha già individuato alcune problematiche su cui lavorare: “La squadra ha sfoggiato il meglio di sé nel primo tempo, poi il Brian ha saputo sfruttare un nostro calo, si è fatto coraggio e alla lunga mi ha impressionato. Ai punti la gara sarebbe finita con un tempo a testa. Dovremo lavorare sul problema mentale della concentrazione, i ragazzi sono giovani e devono imparare a giocare queste partite complicate anche, come successo, con l’uomo in meno. Mi è piaciuto l’atteggiamento in questa situazione ma devono essere consapevoli che potrebbe accadere nuovamente. Dobbiamo correggere anche alcuni altri aspetti, sprechiamo troppo e non serve essere belli e poi non sei “cattivo” agonisticamente. Al momento mi preoccupa l’infortunio occorso a Roveretto, spero sia lieve perché domenica ci aspetta una partita tosta a Flaibano”

Un punteggio che soddisfa il tecnico del Brian Lignano Gianluca Birtig: “E’ stata una bella partita giocata a ritmi molto alti, da categoria superiore, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo la Manzanese li ha un po’ abbassati e noi, tenendoli ancora a un buon livello, siamo riusciti ad accorciare e sfiorare anche il 3-3, seppur, in onestà gli avversari hanno avuto il pallone del 4-2. Ho messo in campo una formazione inedita per vedere alcune caratteristiche dei ragazzi, soffrendo nel primo tempo. La qualificazione è ovviamente tutta in bilico, sarà decisa fra due settimane a Lignano”.