La Triestina è partita prevedibilmente per tempo per la trasferta di Pesaro, valevole per il settimo turno del girone B di serie C. A fischiare sarà Alessandro Di Graci di Como, mentre gli “sbandieratori” saranno Marco Ceolin di Treviso e Andrea Torresan di Bassano del Grappa. La compagine del capoluogo regionale continua a monitorare le noie muscolari di Offredi (portiere), Frascatore (terzino sinistro) e Maracchi (centrocampista centrale) nonché dei giovani Ermacora e Salata.

Il traghettatore della panchina rossoalabardata Nicola Princivalli, vincente al debutto-bis sulla panchina giuliana e prossimo a tornare alla guida degli Under 19 rossoalabardati (a breve sarà indicato il nuovo conducator: Carmine Gautieri in pole position dopo il no di Bepi Pillon?), indica: “Come si vince a Pesaro? Questa squadra (la nostra, ndr) ha una buona base di qualità, ma questa da sola non basta. Ci vogliono corsa, aggressività e determinazione e così si può vincere su qualsiasi campo, compreso quello di Pesaro. Sono valori aggiunti, che ti possono far prendere o perdere i tre punti sempre e comunque. Se non hai la determinazione giusta, perdi con chiunque in questa categoria”.
“Princi” si farà ancora un giro di pista con la prima squadra dell'Unione come spiegato dall'amministratore unico e direttore sportivo Mauro Milanese: “In una settimana con tre partite, in cui si fanno allenamenti di scarico, recupero e poi rifinitura, non ha senso fare subito l'allenatore. Princivalli condurrà la squadra fino a Pesaro, poi lunedì annuncerò il nuovo allenatore. Io ho già deciso, non c'è ancora l'accordo, ma ci ho parlato a lungo. Sono contento della prova dei ragazzi di mercoledì, hanno reagito in condizioni non facili dopo un periodo negativo. Uscire tra gli applausi dopo tre settimane senza punti non era facile. A volte il pubblico è troppo bravo a criticare ferocemente, a contestare già alla seconda sconfitta e a insultare, non ricordando in questo caso quanto di buono fatto prima da Massimo Pavanel a cui dedichiamo la vittoria infrasettimanale. Si era creato un clima violento e di troppa tensione, che non faceva bene né al mister né al gruppo. Non si deve creare un clima negativo, altrimenti Trieste non fa molta strada”.