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Edizione provinciale di Gorizia


PRIMA C - La Gradese piega la Sangiorgina

La sorniona squadra di Novati punisce le incertezze difensive dei padroni di casa, che nella ripresa reagiscono, ma accorciano solo le distanze con Cesca. Pulvirenti para un rigore a Paolucci. Pomeriggio difficile per l'arbitro Cesetti

SANGIORGINA - GRADESE 1-3
Gol: al 31’ e al 36’ Paolucci, al 9’st Cesca, al 26’st Mattesich

SANGIORGINA: Pulvirenti, Schiff, Neri, Masolini (37'st Andreuzza), Nalon, Mattiuzzi, Bidut (23'st Venturini), Salomoni (1'st Cesca), Persello, Scolz (19'st Paolini), Franceschinis (1'st Marangoni).(12. Fonzar, 13. Malisan, 17. Di Bert). All. Simone Bruno.  

GRADESE: Chiandetti, Carabellese (45'st Aymane El Msatfi), Benvegnù, Devescovi, Luca Scaramuzza, Arcaba, Fahd El Msatfi, Mattesich, Dean (37'st Antonio Troian), Paolucci (23'st Cutti), Soumahoro.  (12. Musian, 14. Guzzon, 15. Pinatti, 16. Mattia Troian). All. Marco Novati.

ARBITRO: Federico Cesetti sez. Pordenone

NOTE – Ammoniti: 11’st Mattiuzzi (f), 34’st Paolini (s), 36’st Carabellese (cnr), 49’st Cutti (f).  Angoli 5-2. Rec. 2' - 4'30". Giornata soleggiata, spettatori 80 circa.

GRADO – Una sorniona Gradese colpisce nel momento adatto una Sangiorgina molto timorosa nel primo tempo, più sbarazzina nella ripresa ma ancora ingenua in fase difensiva. Ci vogliono 22 minuti di nulla prima di poter veder il pallone verso una delle due porte e a tremare per prima è quella di casa, con il legno esterno colpito di testa da Soumahoro su angolo di Paolucci. Il quale al 31’ addomestica una verticalizzazione, entra in area e sull’uscita di Pulvirenti lo supera con un tocco di giustezza. Passano cinque minuti e dalla bandierina lo stesso Paolucci disegna al pallone una traiettoria a rientrare, rimbalza a terra e inganna tutti finendo in rete per il raddoppio. Poco dopo si fa vedere la Sangiorgina con la conclusione dai 18 metri di Mattiuzzo sfilata mezzo metro a lato.

Alla ripresa dei giochi, mister Bruno manda in campo gli esperti Cesca e Marangoni e quest’ultimo chiama subito Chiandetti alla ribattuta in angolo. Il portiere ospite non è altrettanto preciso sulla punizione centrale di Bidut, sfuggitagli dalle mani ed è un giochetto per Cesca gonfiare la rete da zero metri. Al 20’ ghiotta opportunità per la Gradese sotto forma di un rigore concesso per l’atterramento ai bordi dell’area di Carabellese. Pulvirenti però ipnotizza Paolucci e respinge anche il successivo tap-in di un altro rossoscudato. Il dado però è tratto quando al 26’ Mattesich fa partire un sinistro beffardo spedendo il pallone in rete sul palo lontano, Pulvirenti non ci arriva stavolta. L’ultima occasione è per la Sangiorgina, Cesca dalla lunetta apre a destra per Persello a cui si oppone con il corpo Chiandetti.

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L’ANGOLO DEL VAR

Arbitro: Federico Cesetti sez. Pordenone 5 - Fischia un po’ spesso a casaccio, soprattutto i fuorigioco, sebbene senza assistenti non siano sempre di facile valutazione, ma taluni erano evidenti nell’esserli o meno. Il metro di valutazione dei falli non è omogeneo.

I casi analizzati:

- 34’: proteste della Sangiorgina per la caduta in area di Persello sul quale c’è si un contatto, da valutare però la forza. L’arbitro è in ogni caso lontano e fa proseguire.

- 20’st: molte proteste dei padroni di casa per la concessione del calcio di rigore a favore della Gradese. Appena varcata la linea d’ingresso dell’area, dal lato destro nei pressi dei quella di fondo campo, Carabellese viene toccato dal difensore e finisce a terra. Anche qui il contatto c’è ma sulla volontarietà ci sono dei dubbi. E’ danno procurato e quindi il rigore, a termini di regolamento ci sta.

- 36’st: appare un po’ esagerata l’ammonizione a Carabellese per perdita di tempo. Il n.2 della Gradese, mentre sta avvicinandosi al punto di battuta di una rimessa laterale a favore della sua squadra, dice al suo compagno che aveva il pallone in mano, di lasciare a lui l’incarico. Il tempo perso sarà stato di 2-3 secondi, molti di meno dell’esibizione del cartellino e della relativa annotazione sul taccuino. Successivamente non è stato adottato lo stesso metro per il pallone calciato fuori oltre la riga di fondo dopo il fischio dell’arbitro per un fuorigioco a Soumahoro.    

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  Scritto da La Redazione il 20/10/2019
 

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