FIGC - Ricorsi ridotti al minimo?
Allo studio la possibilità dell’abbreviazione di alcuni gradi di giudizio in caso di controversie su promozioni o retrocessioni. Si passerebbe subito al Collegio di Garanzia dello sport prima di ricorrere alla giustizia ordinaria. L’auspicio sta nel buon senso delle società
Per tutti quei campionati in cui non sarà possibile emettere i verdetti direttamente dal campo, la Uefa ha stabilito di ritenere valide le classifiche attualmente congelate dopo la sospensione dei campionati, per tutte le categorie.
Assegnazione dei titoli, promozioni e retrocessioni verranno,.in questo caso, decise a tavolino dalla Federazione e, a cascata, dalle singole Leghe.
Ma andrà tutto liscio? Chi non riterrà corretto questo provvedimento deciderà di fare ricorso? E’ un dilemma che la Figc sa di dover affrontare e subire le conseguenze delle procedure burocratiche. E allora per prevenire inevitabili ritardi nell’inizio della prossima stagione il presidente federale Gabriele Gravina ha studiato la possibile soluzione. Il Governo dovrebbe autorizzare, con il Decreto Rilancio, l’abbreviazione di alcuni gradi di giudizio sportivo, potendo così la Figc modificare, con apposita Norma transitoria, il Codice di Giustizia Sportiva, bypassando – come annuncia il presidente Gravina - i primi step, così da poter istituire il ricorso direttamente al Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente al Tar e al Consiglio di Stato. Anche in questi casi però rimarrebbero delle tempistiche, ma meno di così si andrebbe a violare l’art.24 della Costituzione.
Non resta che affidarsi al buon senso delle società, ma non sarà tanto semplice, soprattutto dove ci sono in ballo enormi riscontri economici.