ECCELLENZA - Franti ringrazia la Pro Gorizia. Domani tocca ai tamponi
Il tecnico tira il bilancio della prima settimana di allenamenti: "Il gruppo è sano, unito, i ragazzi hanno affrontato questa avventura con entusiasmo e voglia. Non abbiamo niente da perdere, potremo proseguire nel progetto iniziato ad agosto, sfruttando i prossimi 3 mesi per costruire le basi in vista della prossima stagione"
Quattro allenamenti, compresa la partitella in famiglia di ieri, sabato: così la Pro Gorizia ha cominciato la preparazione in vista del campionato di Eccellenza a 10 squadre che vedrà gli isontini sfidare il San Luigi e le formazioni veneziane e trevigiane a partire dal 18 aprile. Il tecnico dei biancazzurri, Fabio Franti, tira il bilancio della prima settimana di operatività: "Il gruppo è sano, unito, i ragazzi affrontano quest'avventura con voglia ed entusiasmo. Sarà qualcosa di inedito, di nuovo per tutti, compreso il sottoscritto. Intanto, domani abbiamo la prima raffica di tamponi; ogni settimana quell'appuntamento sarà atteso e anche temuto".
L'allenatore biancazzurro ci tiene a ringraziare la società, la Pro Gorizia, i suoi dirigenti: "Hanno permesso che il progetto andasse avanti, ci danno la possibilità di costruire qualcosa nei prossimi tre mesi che si rivelerà utile quando bisognerà iniziare la prossima stagione. L'obiettivo? Non abbiamo niente da perdere, però questo non vuol dire che ci sentiamo battuti pur nella consapevolezza di andare a sfidare realtà che puntano a salire subito in D; parliamo di Portogruaro, San Donà, Giorgione, Liventina..., squadre che si sono rafforzate proprio per cogliere l'occasione offerta da questo mini-campionato. Per quel che ci riguarda, abbiamo una rosa ancora più giovane, anche perché alcuni ragazzi hanno scelto di non correre rischi e di mettere davanti a tutto il lavoro: si tratta di una decisione, per altro, che comprendo e rispetto".
Non è preoccupato dal divieto di organizzare amichevoli, Fabio Franti: "Avevamo pensato di chiedere una mano a Cjarlins Muzane e Manzanese, ma poi si è deciso di fare tutto in famiglia. Del resto, ho 23-24 giocatori, il numero giusto per permettere a tutti di misurarsi sulla durata dei 90 minuti. Ieri, infatti, abbiamo disputato una partitella di 90' e, alla fine, i miei erano proprio cotti, cotti ma felici".
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