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Edizione provinciale di Udine


IL COLPO - Ferronetti torna in campo: ha firmato per la Risanese

L'ex difensore dell'Udinese era già il "secondo" di Peter Livon; ora, con i bianconeri ridotti all'osso tra infortunati e squalificati, non ha più resistito al pressing del tecnico... Chissà che non esordisca già domenica, nella gara interna con i Grigioneri... Quelle 99 presenze in A, ma ha lasciato il segno anche nella Triestina di Tesser

Non tutto il male vien per nuocere. Se proprio si vuole trovare un aspetto positivo in quello che è accaduto a Flambro, con la Risanese che ha perso oltre alla partita anche quattro giocatori, espulsi e squalificati per diverse giornate (Tosoratti, Nazzi, Bivi e Nascimbeni), ebbene, ciò risiede proprio nella situazione di assoluta emergenza in cui è venuta a trovarsi la formazione bianconera, che sta battagliando per la vittoria finale nel girone B di Prima categoria. La rosa, di venti elementi, si è infatti assotigliata a soli 13-14 calciatori disponibili, con quel che consegue: la necessità di puntellarla per evitare rischi ulteriori. 
E, allora, ecco accadere qualcosa di speciale: Damiano Ferronetti firma e diviene a tutti gli effetti giocatore della Risanese!
Il grande Ferronetti è uno che ha lasciato un segno tangibile nel mondo del calcio, quello professionistico, e anche e in particolare nei cuori dei tifosi dell'Udinese: nato nel 1984 ad Albano Laziale, il trentaduenne difensore ha collezionato nella sua carriera, frenata da una serie maledetta di infortuni, 99 presenze in serie A (Roma, Parma, Udinese e Genoa), a cui aggiungerne 67 in B (nella Triestina di Tesser, stagione 2003-2004, e con la Ternana), e 14 nelle Coppe europee indossando le casacche di Parma e Udinese.
Con i bianconeri esordisce nell'autunno del 2007 contro la Fiorentina e realizza nel marzo dell'anno successivo il primo gol in serie A nel 2-2 maturato al Friuli con la Lazio
Francesco Guidolin ne fa un perno della sua difesa a tre. 

La lunga serie di infortuni alle ginocchia costringono Ferronetti ha gettare la spugna prima del tempo: troppo rischioso, se non impossibile, sarebbe giocare ancora a livello professionistico in quelle condizioni. Damiano da tempo ha messo radici e trovato casa a Udine, dove risiede. Il rapporto con Peter Livon (di cui Damiano è il collaboratore più fidato, un "secondo" di lusso) e con il club bianconero di patron Boz, intanto, diventa forte, fino allo slancio di generosità culminato ieri con il tesseramento. 
Damiano Ferronetti è in buone condizioni fisiche e il suo apporto è in grado di galvanizzare tutta la squadra e sotto molteplici aspetti tattici, tecnici, caratteriali e d'esperienza calcistica ai massimi livelli. Domani, nella sfida interna di campionato con i Grigioneri, dovrebbe inizialmente accomodarsi in panchina, ma non è escluso che possa già esordire disputando uno spicchio di incontro...
Bentornato, campione. 

Alessandro Maganza


(In copertina, un'immagine di Damiano Ferronetti ai tempi dell'Udinese e, a fianco, Peter Livon) 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 11/02/2017
 

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