Non c’è posto neppure per uno spillo sulle tribune del “Collavin”, tamburi e cori ad incitare soprattutto i padroni di casa per superare a decibel la tifoseria ospite nei momenti cruciali di questo derby fra Sangiorgina e Maranese. Mancava da cinque anni, l’ultimo fu in Promozione da cui i cremisi retrocessero ai playout perdendo in trasferta a Sevegliano e pareggiando il ritorno in casa. Andò molto bene invece alla Maranese, promossa in Eccellenza ai playoff dopo l’interminabile sequenza ai rigori della finale col Chions. Le due compagini si ritrovano in Seconda categoria ed entrambe vogliono superarsi sin dall’inizio della contesa diretta bene, con qualche errorino, dal latisanese Coral. Botta e risposta nella prima parte, D’Ampolo e Zanfagnin mettono sul chi va la le altrui difese, poi alla mezzora impegnativa parata di Pulvirenti sul diagonale di Motta e ripete poco oltre calciando però debole fra le braccia dellì’estremo di casa.

Secondo tempo ancor più vivace, Ietri invita al cross dal fondo Pascut, sul quale Zanfagnin indirizza a rete trovando Martellossi a salvare la porta. Motta prova su piazzato dai 20 metri. Pulvirenti c’è e Ietri bombarda alto di poco un pallone giuntogli dal corner. Al 25’ Ietri, ancora lui, serve Pascut il quale entra in area e viene affrontato irregolarmente da M. Zanello. L’arbitro decreta il rigore trasformato da Ietri.
La rabbiosa reazione della Maranese non si fa attendere, arriva puntuale al 32’ con l’imbucata per Banini su cui difensore e portiere non s’intendono e il n. 4 ospite appoggia il più facile dei palloni nel sacco vuoto. Ancora Maranese al 37’: D’Ampolo fugge sul binario di sinistra, dal fondo appoggia all’accorrente Banini che calcia in porta, un difensore intercetta e spiazza Pulvirenti. E’ l’apoteosi dei blu con anche il mister Sinigaglia, ex ala della Sangiorgina, nel mucchio dei festeggiati in mezzo al campo tanto che l’arbitro deve sollecitare il rientro nei ranghi dei panchinari per riprendere a giocare. Ma resta poso ai padroni di casa, ci prova, manco a dirlo, ancora Ietri ma con A.Zanello superato, un difensore chiude lo specchio e salva i tre punti. Brutto epilogo dopo il triplice fischio nei pressi del tunnel degli spogliatoi con parapiglia sedato in breve e un rosso estratto dall’arbitro di cui non individuato il destinatario.


 
SANGIORGINA - MARANESE 1-2
Gol: nella ripresa, al 25'  Ietri (rigore), al 32' e al 37' Banini.

SANGIORGINA: Pulvirenti, Drigo, Pascut (27‘st Malisan), Michelon, Zienna, Zanfagnin, Moretto, Brunzin, Grop, Ietri, Marangoni (41‘st Barusso). (12. Devetti, 14. Thomas Sguassero, 15.. Codato, 16. Julves, 17. Franceschinis). All. Giorgio Zanutta.

MARANESE: Alberto Zanello, Gorenszach, Valvason, Banini, Michele Zanello, Cecotti (43‘st Mian), Spaccaterra (27'st Persello), Martellossi, Motta, D'Ampolo, Thomas Alduini (34‘st Marco Alduini). (12. Marco Sguassero, 13. Regeni, 15. Kostanica, 18. Masai). All. Ermanno Sinigaglia.

ARBITRO: Damiano Bruno Coral sez. Basso Friuli

NOTE - Ammoniti: 17’ Banini (f), 41’ Gorenszach (m), 19’st Drigo (f), 25’st M.Zanello (f), 26’st Motta (f), 47’st Grop (p), 49’st Ietri (f). Allontanato al 13’st l’assistente di parte della Maranese per proteste. Angoli: 4-5. Fuorigioco: 1-1. Rec.0’/6’. Giornata soleggiata, calda. Spettatori circa 400.


LA MOVIOLA

Arbitro: Damiano Bruno Coral, sez. Basso Friuli 6.5 - Nel complesso dirige bene con autorità, preferendo il richiamo verbale finchè è possibile, prima di estrarre i dovuti cartellini. Nessun dubbio sui due fuorigioco sanzionati, semmai per un intervento fuori area con le mani del portiere della Maranese.

I casi analizzati:

13’ st - protesta con l’arbitro l’assistente di parte della Maranese dopo un colpo subito dal proprio giocatore T. Alduini. Dopo un primo richiamo, l’arbitro lo allontana.

25’ st - C’è contatto fra M. Zanello e Pascut appena dentro l’area tale da far decidere per il rigore, fischiato correttamente, così come corretto il giallo al n. 5 per aver commesso l’irregolarità.

30’ st - Proteste della Sangiorgina quando il portiere A. Zanello prende il pallone con le mani fuori dell’area di rigore. In effetti sul lungo spiovente, il portiere si tuffa a terra per prendere il pallone rimanendo con i piedi dentro l’area ma con le mani nella lunetta. L’arbitro è lontano e forse non riesce a distinguere la riga dell’area di rigore e dove avviene il contatto del pallone con le mani con certezza. In ogni caso sarebbe stato punibile con un’ammonizione in quanto non interrompe un’importante azione di gioco (non ci sono avversari nei pressi), ne evita la segnatura di una rete. In quei casi ci sarebbe stata l’espulsione. 

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