In estate almeno tre società costruirono le proprie squadre per puntare al salto di categoria: Ufm, Terenziana e Cormonese. Oggi al giro di boa eccole lì rispettivamente al primo, secondo e terzo posto del girone D della Seconda categoria in compagnia del Fiumicello, un po’ sorpresa di questo momento.
L’unica incertezza all’avvio del campionato poteva essere la posizione dell’Ufm, squadra dominatrice della scorsa stagione in Terza senza praticamente avversari, seppur con alcuni innesti di qualità ma non meno rispetto alle concorrenti. Poi nelle ultime ore di mercato si sblocca l’affare Godeas e con l’ariete di Medea l’ago della bilancia del primo posto si è subito rivolta verso Monfalcone. E con essa arrivano i grandi numeri, 41 punti frutto di ben 13 vittorie e due pareggi con Terenziana e Sovodnje, zero sconfitte, 34 gol all’attivo (il secondo miglior attacco però) e, udite udine, un solo gol subito, quello messo a segno da Raugna della Terenziana alla terza giornata. Da allora il portierone Contento detiene l’imbattibilità in campionato di 1146 minuti. Inoltre da 41 gare consecutive la squadra monfalconese non perde, e nemmeno in Coppa perché da essa è stata eliminata solo ai calci di rigore, l’anno scorso dal Glemone, quest’anno dalla Cormonese. In totale dalla ripartenza in Terza sono 51 le gare senza mai perdere. Che record!
Ad interromperlo ci stava riuscendo la Terenziana lo scorso 24 settembre ma proprio all’ultimo secondo di recupero svanì questa impresa grazie al gol di Airoldi. In ogni modo la formazione staranzanese dopo un periodo di lieve offuscamento ha nuovamente trovato la strada giusta per comandare il gruppo delle pretendenti ai play-off. Segna un gol in più dell’Ufm, subisce 16 reti, ha perso una volta soltanto nel derby casalingo con la Romana.
Anche la Cormonese è attrezzata per il salto di categoria e, salvo sorprese, dovrebbe guadagnarselo anch’essa all’extra season. I grigiorossi possono vantare il miglior attacco con 38 centri e ancora l’imbattibilità interna sul cui terreno di reti ne hanno messe dentro ben 27.
Tante quante ne ha fatte in tutto il Fiumicello, anch’esso sul podio in coabitazione con i cormonesi ma ne ha subite tante, ben 25 non proprio il massimo per una squadra lassù in alto. Dopo la rinuncia forzata del condottiero “Maci” Bertossi ad inizio ottobre, la squadra è stata affidata al suo giocatore più esperto Radolli che la sta riportando in auge dopo una fase interlocutoria.
Non era partito benissimo ma ora sta guadagnando terreno ed è a un passo ai play-off il Sovodnje, retrocesso l’anno scorso ed ora con l’intento di tornare in Prima. Solido in difesa con sole 12 reti incassate (la seconda dopo l’Ufm) non segna tantissimo, 16 soltanto le reti fatte.
Di mezzo c’è l’Audax Sanrocchese per un periodo in lotta al secondo posto con la Cormonese ma ora tale lotta diventa più serrata per l’inserimento delle avversarie e per un paio di passi falsi negli scontri diretti.
Leggermente staccate la coppia di triestine Campanelle e Opicina con i primi più abbonati ai pareggi che alle vittorie, otto contro quattro, ed i secondi in perfetta parità fra le tre variabili, così come quasi i gol, 22 fatti uno in meno di quelli subiti soltanto che sul proprio terreno i gialloblù opicinesi vanno con estrema difficoltà a rete, solo 5 volte lo hanno fatto.
Sta un po’ tradendo le aspettative la Romana, partita piuttosto bene e ultimamente ha perso diversi punti e posizioni per strada ritrovandosi più vicino alla zona play-out rispetto quella più nobile. Grossi problemi a vincere in casa, lo hanno fatto una volta soltanto alla terza giornata con la Roianese, poi solo 5 pareggi e e due sconfitte.
Un punto sotto c’è un Breg a fasi alterne con buoni risultati con le grandi, decisamente meno con quelle di medio-bassa classifica.
Tre punti nelle ultime sei partite hanno convinto il tecnico della Roianese, Melissano, a chiudere il rapporto con la società bianconera la cui squadra è scesa ai margini della zona play-out e, numeri alla mano, con difficoltà a far bottino in trasferta.

Anche il Montebello non se la passa bene, è quintultimo, segna poco, 12 reti finora uno dei secondi peggiori attacchi, ne ha subite poco più del doppio soprattutto in casa con tre rovesci ed un pareggio negli ultimi appuntamenti casalinghi.
Delude il San Canzian Begliano rispetto alla scorsa stagione in cui aveva sfiorato i play-off ed ora invece è dentro in piena zona retrocessione. Il problema della squadra di Grillo è il gol, tanto difficile da farlo e ai primi errori difensivi paga pegno. Manca ancora la vittoria esterna così come manca all’Alabarda.
La squadra di Villa Opicina è penultima con 10 punti, ha perso 11 gare, non ha ancora pareggiato in casa e nelle ultime sei partite ha subito addirittura 27 reti delle 40 (peggior attacco) totali. Un mezzo disastro.
Poco meglio la Fortezza sul terzultimo gradino e con una decina di gol subiti in meno ma solo 12 realizzati equamente divisi fra casa (campo di Villesse però) e trasferta. Per la squadra del presidente Thomas Solidoro è la brutta copia dell’ottimo precedente campionato ma essendo una novizia (era negli Amatori due anni fa) può essere messo in preventivo.
Non lo era invece per il Muglia ma la realtà è assai cruda, nulla gli sta girando per il verso giusto, gli manca ancora la prima vittoria, fatica moltissimo a far gol (7 soltanto) e ne prende molti (26) soprattutto in trasferta. E così la maglia nera del girone è inevitabile.

Claudio Mariani

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