Fresco di rinnovo di nomina a Presidente della Cormonese, Marco Skocaj dovrà “sopportare” le vicende calcistiche dei grigiorossi anche nelle prossime due stagioni. E nel frattempo sta rinnovando più della metà del parco giocatori della prima squadra dopo una stagione iniziata bene ma non conclusa con l’esito sperato.
“Proprio sopportare – sorride - direi di no. Sicuramente questo biennio mi vedrà iper motivato a risalire come dieci anni fa quando avevamo avuto un ciclo positivo arrivando sino in Promozione. Nel 2021 avremo il centenario di fondazione e fino ad allora affronteremo tre anni importantissimi da vivere con intensità e ambizione.”

A proposito di ambizioni, il calciomercato grigiorosso appare decisamente brillante...
“Stiamo cercando di fare il massimo, e posso svelare di aver messo a segno il colpaccio Arcaba che torna a Cormons e può portare tanto a livello d’esperienza sia di calcio, di conoscenza, di aiuto per farci crescere. Credo sia la persona giusta per farci fare il salto di qualità per i tre anni che ci aspettano”.

Tanti giovani, tanti rientri e c’è da dire che questa Cormonese si è rinnovata anche nel settore giovanile.
“La perdita di Mario Meroni è stata pesante. Ha accettato l’offerta di un club professionistico per creare un centro tecnico, gli facciamo un grosso in bocca al lupo ma noi dobbiamo andare avanti sempre con la massima motivazione. Il suo posto di responsabile è stato preso da Andrea Rotundo che ha avuto l’opportunità di lavorare tre anni con Meroni. Essendo giovane gli abbiamo affiancato all’esuberanza naturale del giovane la saggezza di Rossano Del Frate, grande giocatore prima e grande allenatore poi, per cercare di creare qualcosa di importante. Così come il rientro di Odone Pascolat quale preparatore dei portieri dopo aver trascorso una stagione importante a Monfalcone”.

In settimana aspettiamo altre vostre novità, nel frattempo l’attività quando comincerà?
“Con il nostro nuovo mister Michele Zucco, che ringrazio per aver accettato la sfida da prima esperienza nelle squadre seniores, c’è stato subito feeling ed abbiamo concretizzato l’accordo basato sui nostri principi di far allenare una squadra giovane da un allenatore altrettanto giovane, con idee di bel calcio e speriamo di aver fatto la scelta giusta. Partiremo con un gruppo numeroso, circa 26-27 giocatori non avendo la squadra juniores, e che si scremerà arrivando ai 23-24 dopo le prime due settimane di lavoro. Non abbiamo ancora deciso se iniziare il 6 o il 17 agosto”.

Lasciamo il presidente alle sue mansioni e parliamo con il coordinatore Carlo Cardopatri, conosciutissimo anche nell’ambiente amatoriale. Qual è il suo compito qui alla Cormonese?
“Ho accettato con molto entusiasmo l’invito due anni fa da parte del presidente Skocaj notando questa passione di voler fare calcio a Cormons. Ricopro il ruolo di responsabile di tutto il settore giovanile ed è un ruolo molto importante e delicata avendo da fare con i bambini e le relative famiglie. Il lavoro è molto bello e mi affascina, ed avendo due figli che giocano, ancora maggiormente. Siamo partiti con tanti cambiamenti due stagioni orsono e anche l’uscita di Meroni, come giustamente diceva il presidente, non nego sia stato un colpo duro da digerire, però in società abbiamo uno staff di allenatori molto preparati ai quali si sono aggiunti adesso elementi molto validi come Rossano Del Frate. Da quest’anno riproporremo dopo alcune stagioni le categorie Giovanissimi e Allievi e se tutto andrà bene avremo tutta la filiera giovanile. Mancano ancora gli juniores e ne proveremo a costruire la squadra nei prossimi due anni”.

E si spera nella collaborazione fruttifera con la Forun Julii?
“Da più di qualche anno stiamo cercando di trovare società per collaborare visto che tante società, pur con una lunga storia alle spalle, hanno delle difficoltà a livello numerico. Secondo me c’è bisogno di darsi una mano tra comuni vicini e con la Forun Julii abbiamo intrapreso una forma di collaborazione notando delle persone amiche disposte a darci una mano e con queste persone mature, intelligenti, che sanno di sport qualcosa di bello si può fare”.

Claudio Mariani

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