GIOCO VIOLENTO - Altro che parastinchi, cartellini rossi e buon senso
Proponiamo al lettore gli esiti di un fallaccio che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi
Le immagini sono fresche e descrivono le conseguenze di un fallaccio meritevole di cartellino rosso e squalifica pesante: il parastinchi risulta spaccato, con i relativi danni subiti da un calciatore che ci ha chiesto l'anonimato per evitare ulteriori turbolenze. E poteva andare peggio.
L'episodio è avvenuto durante un torneo di calcio Amatoriale , di quelli che ora impazzano: finali, play-off, coppe, tutto l'armamentario della stagione agli sgoccioli.
Ci permettiamo di invitare alla calma e alla ragionevolezza: va bene l'agonismo, ma non l'eccesso, che rischia di compromettere integrità fisica, vita di tutti i giorni, lavoro, oltre che la passione per il calcio, quella davvero senza età.
E aggiungiamo che gli arbitri, di fronte a falli brutti e gravi, non dovrebbero avere pietà come purtroppo c'è capitano non di rado di vedere. Magari il direttore di gara se la prende per una parolina e non perché uno compie un'entrataccia che rischia di spaccarti una gamba.
Contro il gioco violento servono cartellini rossi e severità. Ma, soprattutto, bisogna darsi una regolata.
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