Stava diventando una sorta di bestia nera per il Kras, il Vesna. Ma stavolta sono stati i biancorossi a prendersi lo scalpo della squadra di Sandrin e non viceversa. Il Kras, dunque, si riscatta dopo gli otto gol subiti in due turni e il capitombolo rimediato per mano del Tricesimo; e lo fa in maniera convincente e nella partita più sentita. 
Gianni Tortolo decide di arretrare Spetic in difesa e la mossa si rivela azzeccata; il fenomenale trequartista guida i compagni di reparto con personalità e grande sicurezza, diventando lo scudo, il punto di riferimento del pacchetto arretrato, e i risultati non tardano ad arrivare. Gianni Tortolo racconta: "Nei primi 15' la squadra era legata e non brillante; ho dovuto inoltre sostituire Stancic (caviglia in disordine) con Facchin, e con il passare dei minuti siamo cresciuti, proponendoci due volte al tiro in maniera pericolosa con Kosman e Grujic. Nella ripresa siamo ulteriormente cresciuti, prendendo in mano con decisione le sorti dell'incontro e segnando due reti di notevole fattura. Il 2-0, in particolare, l'ha firmato il '99 Juren, rubando palla a centrocampo a Bozicic per poi, dopo un veloce uno-due, proporsi con precisione nella finalizzazione. Fino ai minuti finali non abbiamo corso rischi veri; D'Agnolo è salito in cattedra prima deviando una grande conclusione dalla distanza indirizzata all'incrocio di Venturini e poi neutralizzando il rigore calciato da Bozicic. Mi sembra che il successo sia stato meritato e che i ragazzi abbiano compiuto un passo in avanti sia rispetto al 6-5 con il San Luigi, sia soprattutto al match perso contro il Tricesimo. Sei punti in tre giornate sono un buon bottino". 
Con il rientro di Pahor, Tortolo dovrà valutare se riportare Spetic dietro le punte, oppure se confermarlo nei panni efficaci di centrale difensivo. Un dilemma non così semplice risolvere, ma nella consapevolezza di poter contare su un giocatore - Spetic appunto - capace di fare la differenza in più ruoli. (al.ma)

Nella foto Luka Spetic
(dal sito del Kras Repen)