Questa sera al Kursaal di Lignano il calcio regionale si ritrova per la festa di inizio stagione. Le portate più attese sono quelle dei calendari dei vari campionati, oltre che delle premiazioni delle squadre vincenti e maggiormente "disciplinate" della scorsa annata sportiva. 
Appuntamento quindi a Lignano (ore 18.30) per entrare nel clima della nuova avventura. 
Cogliamo l'occasione per fare un piccolo punto della situazione del movimento regionale. Lo stato dell'arte presenta luci e ombre, ma se le seconde superano le prime a uno sguardo poco approfondito, al tirar delle somme la fiducia nel futuro deve risultare prevalente rispetto alle difficoltà del presente. 
Infatti, registriamo una notevole vitalità nei settori giovanili, segno che il calcio - nonostante errori, assurdità e disfunzioni - resta sempre lo sport di riferimento e trainante. Questa effervescenza a livello giovanile va accompagnata, alimentata e sostenuta perché porti giovamento anche nelle prime squadre. In questo senso, vanno nelle giusta direzione la riforma dei campionati giovanili e l'aumento dei fuoriquota obbligatori, fuoriquota obbligatori che non ci sono mai piaciuti ma che effettivamente possono creare spazio per i giovani e spingere le società a puntare con maggiore decisione su di essi. Ne deriva la speranza che quanto si sta coltivando a livello di vivai possa in futuro avere ricadute anche dove la crisi continua a essere evidente, se non endemica. 
I tasti dolenti non mancano: la Terza categoria, termometro della febbre del movimento, continua a restringersi, calcio a 5, calcio femminile e Amatori Figc sono ridotti ai minimi termini, seppur esistono isole felici e realtà di punta. Il beach soccer? Non pervenuto. Il Carnico, invece, resiste e spesso sorprende. 
Insomma, tra luci e ombre il calcio regionale (Figc e non solo) si muove, combatte, semina per il futuro. Lo fa a livello professionistico (Pordenone e Triestina sono comunque in ascesa, l'Udinese sembra voler lavorare un po' di più e un po' meglio sul territorio), e non. In serie D proponiamo tre realtà di cui andare fieri: Cjarlins Muzane e Chions hanno basi solide e progetti ambizioni da perseguire, il Tamai è il Tamai, e non serve aggiungere altro. 
Si può fare di più e meglio? Sempre. Buona stagione a tutti.

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