Non vanno benissimo, le cose, al Tavagnacco calcio femminile. Oltre ad una classifica ad altissimo rischio (penultimo posto, a -6 dalla zona salvezza), un attacco terribilmente anemico (soltanto 4 le reti realizzate) e la fresca eliminazione dalla coppa Italia ad opera dell’Empoli, c’è da registrare l’addio - materializzatosi poco più di una settimana fa - da parte di Elisa Camporese. Una delle giocatrici simbolo della storia del club del presidente Moroso (12 stagioni spezzate in due, diversi momenti: dal 2006 al 2010 e dal 2011 al 2019), che ricopriva il ruolo di direttrice tecnica, ha infatti abbandonato bruscamente l’incarico. Pare che il divorzio sia stato agevolato, in particolare, dalla riduzione dei margini operativi originariamente assegnati all’ex azzurra. Situazione che Camporese (sua la scelta di mister Lugnan) ha deciso di non accettare.

A TRIESTE?
Dopo due esperienze allo “Stadio Friuli”, la gara casalinga di campionato (e ultima di andata) con la Juventus, in programma sabato 11 gennaio, potrebbe traslocare, stavolta, al “Nereo Rocco” di Trieste. Il Tavagnacco sta valutando la convenienza di un operazione che sarebbe stata ideata, negli ambienti del capoluogo regionale, per l’attribuzione di uno speciale riconoscimento alla capitana delle campionesse d’Italia e della Nazionale Sara Gama, triestina di padre congolese che ha indossato, in passato (dal 2006 al 2009), anche la casacca gialloblù.