Dopo una parentesi sulla panchina del Tavagnacco femminile, Luca Lugnan attende una nuova avventura. Nel frattempo, però, si intrattiene con le sue tante attività e tra il suo Grado Summer Camp che non si ferma neanche quest'anno ed il suo lavoro da personal coach, continua a mettere dedizione e competenze al servizio di tutti i suoi ragazzi.

GRADO SUMMER CAMP - "In questo momento gestisco il Grado Summer Camp, uno stage per giovani calciatori dai 6 ai 14 anni. Anche quest'anno sono riuscito ad organizzarlo per due settimane e mi occupo di questo, oltre alla preparazione fisica, atletica e tecnica di ricondizionamento per i calciatori che ne vogliono usufruire, in attesa di una nuova panchina".

TAVAGNACCO FEMMINILE - "E' stata un'esperienza bella e positiva. Ho provato la Serie A in una situazione molto difficile, con forti ristrettezze economiche per poter allestire una squadra competitiva. L'obiettivo era di salvarsi ed eravamo anche con una buona media punti, ad un punto dal Bari nell'ultimo posto utile per la salvezza. Purtroppo però dopo la sconfitta scontata in casa con il Milan, a cinque giornate dalla fine, c'è stato il cambio di gestione della società. Mi è dispiaciuto perchè ho buttato sette mesi di lavoro e penso che avremmo raggiunto senza problemi la salvezza ma è stata comunque una bella esperienza. C'è stata una grandissima risposta da parte delle ragazze nonostante fossimo la squadra più giovane e con meno esperienza".

FUTURO - "Sono in attesa di una nuova chiamata. Sono a Grado, a casa mia e spero di ricevere chiamate interessanti. Ora svolgo il ruolo di personal coach che mi soddisfa molto: vedere migliorare i ragazzi, giorno dopo giorno, ripaga da tutti i sacrifici. Quando arriverà qualche chiamata la valuterò, speriamo bene".

PERSONAL COACH - "Lavoriamo dal lunedì al venerdì con due turni giornalieri, uno mattutino ed un pomeridiano. Si può scegliere di fare fino a cinque allenamenti a settimana ed in base alle esigenze personali mettiamo a punto un programma personalizzato. Dopo esser stati fermi per tanti mesi cerchiamo di riattivare i ragazzi, metterli in moto dal piano fisico ma anche tecnico e sotto il punto di vista della coordinazione. Lavoriamo anche sul piano della forza ed aerobico grazie anche agli esercizi in acqua. E' un lavoro a trecentosessanta gradi che difficilmente si può svolgere in una società".

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