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Edizione provinciale di Trieste


PRIMORJE - Zuppin: divertimento prima di tutto

Il presidente del club illustra gli obiettivi stagionali: "Giovanili al completo, in prima squadra c'è molto affiatamento". Nel 2024 la società carsolina festeggerà un secolo di attività

Il Primorje 1924, club di Prosecco reduce dalla prima di coppa Regione (sconfitta per 3-2 per mano dell’Opicina e atteso da un turno di riposo nel triangolare con la stessa Polisportiva gialloblù appena affrontata e il Vesna di Santa Croce), vive con entusiasmo l’avvio della nuova stagione. “Siamo nella massima tranquillità, anche se ci mancano una punta e un centrocampista - spiega il presidente Roberto Zuppin -. L’ambiente è sereno e finora abbiamo lavorato bene in un ambiente tranquillo (riferimento alla prima squadra, ndr). Abbiamo portato su dagli Allievi alcuni ragazzi di 16-17 anni che si sono integrati alla perfezione e nessuno si sente escluso. Obiettivi? Non ce ne poniamo, pian piano strada facendo vedremo come andranno le cose. Vogliamo essere concorrenziali, la cosa importante è non farsi male. L’allenatore Lorenzo Biasin si occupa della prima squadra con i suoi collaboratori e questo ci permette di concentrarsi e impegnarsi sulle giovanili, un settore che per noi è molto importante”.
Quali le categorie coperte? “Penso, che riusciremo a farle tutte dai Primi Calci agli Allievi, lasciando al Primorec di fare il campionato Juniores col suo nome ma anche lì ci siamo (tra le due società c’è una sinergia, ndr) – afferma il massimo dirigente -. Non abbiamo numeri eccelsi, ma riusciremo a fare appunto tutte le categorie”.

E sull’accorpamento tra Seconda e Terza, che ha fatto sì che il Primorje salga di uno scalino Zuppin commenta: “Non cambia la nostra situazione se non dover pagare un po’ di più la tassa di iscrizione. Se avessimo fatto la Terza categoria avremmo puntato a vincerla. Ora potremo pensare di vincere il campionato fra un anno, ma il nostro spirito è quello vero del calcio dilettantistico, ovvero birra e pasta che prepariamo al venerdì. E l’ho ritrovato, perché si è già formato un bel gruppo e certe volte i ragazzi si fermano a lungo una volta finito l’allenamento. La prima cosa deve essere il divertimento nel nostro mondo. Noi qua sul Carso, poi, siamo abituati a “spingere” con sacrificio e perciò andiamo avanti per la nostra strada col nostro lavoro. Anche perché nel 2024 compiremo un secolo di attività, ed è una ricorrenza alla quale teniamo davvero molto”.

Massimo Laudani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 03/09/2021
 

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