CGS - Piccin: siamo ancora fermi. Assurda la regola dei 30 giorni
Il presidente degli Studenti punta il dito sul protocollo per i negativizzati. «In serie A gli atleti tornano subito in campo dopo il tampone negativo. Per noi è tutto diverso. Mercato? Cerchiamo qualche svincolato
Marco Piccin (presidente del Cgs – Centro Giovanile Studenti): «Dopo l’ultima partita del 19 dicembre, in cui avevo dovuto giocare pure io a causa delle tante assenze, abbiamo deciso di sospendere l’attività, lasciando un programma ad hoc agli atleti di mantenimento per i “sani” e di recupero per gli infortunati. Dovevamo riprendere martedì 4 in vista della gara di Coppa Regione di domenica contro l’Asd Tagliamento, ma abbiamo bloccato la ripresa per i tanti assenti causa covid e qualche infortunato ancora out. Nessuna uscita sul mercato, mentre in entrata il difensore Russo (svincolato) e il centrocampista Sali (in prestito dalla Trieste Academy) a rimpinguare due reparti falcidiati da infortuni e recenti casi covid. Poi c’è un’entrata “interna”, il 2005 degli allievi Comingio, un esterno mancino che all’esordio da titolare nell’ultima partita di andata ha segnato il gol del momentaneo 1-0 e che verrà integrato con pazienza in Prima Squadra. Non andremo a prendere nessun altro, se non qualche svincolato per aumentare numericamente la rosa. Purtroppo i ragazzi positivi dovranno star fuori a lungo, perché il protocollo prevede 30 giorni di stop dal tampone negativo che attesta la guarigione. Regola che trovo assurda, perché in serie A gli atleti tornano subito in campo dopo il tampone negativo. Incommentabile l’esenzione che ha ricevuto Djokovic. Un ragazzo dilettante di 20 anni, positivo magari asintomatico, perde invece almeno 40 giorni oltre al fatto di dover rifare una visita molto onerosa dal punto di vista economico». (m.l.)
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