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Edizione provinciale di Pordenone


IL PERSONAGGIO - Milanese: calcio friulano familiare, mi piace tanto

L’ex fantasista della Spal Cordovado, attualmente in forza al Teglio Veneto, racconta le sue esperienze in Friuli-Venezia Giulia: “Alla Spal stavo benissimo, ricordo la cena offerta dal presidente Toneguzzo dopo il derby vinto con la Sanvitese. Fu una promozione meritata nonostante l’interruzione del campionato”

Una carriera tra scorsa tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto, ora lo stanziamento in quel di Teglio Veneto, paese natale, dove si augura di terminare tra qualche anno la carriera. Stiamo parlando di Alessio Milanese, fantasista ex Sesto Bagnarola, Fiume Veneto e Spal Cordovado che ricorda con affetto i suoi anni trascorsi nel calcio regionale e si augura di far bene con la sua nuova squadra: “Il campionato sta andando molto bene perché è la prima volta negli ultimi trent’anni in Prima per il Teglio Veneto. Abbiamo vinto cinque partite su nove, siamo quarti in classifica e non stiamo sfigurando di fronte a società sicuramente più esperte e preparate. Il gruppo sta facendo la differenza, siamo in tanti del paese e giochiamo lì da tanti anni. La squadra c’è e speriamo di tenere botta nelle posizioni alte fino alla fine del campionato”.

CARRIERA – “Abitando al confine tra Veneto e Friuli ho giocato in entrambe le regioni. L’ultimo anno lì l’ho fatto a Cordovado dove ho vinto il campionato con la Spal, ma ho giocato anche a Sesto Bagnarola e Fiume Veneto. Sono bellissimi ricordi e vivere il calcio in queste categorie è stupendo perché si creano rapporti umani che durano negli anni. Il terzo tempo alla Spal è una cosa meravigliosa, abbiamo fatto tante feste. Ricordo dopo il derby vinto contro la Sanvitese quando il presidente Toneguzzo ci ha portato a festeggiare offrendoci la cena con tanta goliardia anche nei confronti dei nostri avversari. È stata una giornata particolare che ricordo con molto piacere. Quel campionato lo ricordo con tanto affetto nonostante l’interruzione a sette dalla fine per il Covid. Penso che la promozione è stata meritata perché siamo stati in testa dalla prima all’ultima giornata. Poi sono venuto qui a Teglio l’anno dopo ed abbiamo vinto anche qui il campionato. Magari quest’anno ci scappa il tre su tre…”.

CALCIO REGIONALE – “Ricordo fantastico. Presumo che finirò la carriera qui a Teglio, abito ad un metro da casa e sto benissimo, ma devo dire che in Friuli c’è una mentalità diversa e si vive il calcio in maniera diversa, più familiare e mi è piaciuto tanto giocarci”.

GOL E ASSIST – “Gol non ne ho mai fatti tantissimi, una media di 7-8 a stagione, una volta sono arrivati a dieci. Gli assist sono sicuramente stati di più perchè ho un limite: mi piace di più far segnare che fare gol”.

CARATTERISTICHE – “Sono una seconda punta o esterno d’attacco. Una volta correvo e riuscivo a fare tutta la fascia, ora mi limito agli ultimi trenta metri. Ho avuto tanti infortuni, due crociati, ma essendo leggero sono riuscito a recuperare subito. A volte infortunarsi può avere punti positivi perché ti fa pensare a tanti aspetti che quando giochi si danno per scontato. Stando fuori si soffre e quando si torna si dà il massimo”.

CO.MO.TE. – “Sono stato allenatore per un paio di anni, è qualcosa di fantastico per il territorio e le squadre stanno crescendo di conseguenza sia nei settori giovanili che nelle prime squadre. È un progetto che sta pagando e si vede”.

OBIETTIVI – “Salvarci con il Teglio, se poi riusciamo ad arrivare ai playoff lo considererei come una vittoria”.

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  Scritto da La Redazione il 17/11/2022
 

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