TRIESTINA - Bradaschia: la determinazione sarà la nostra arma in più
L'attaccante aspetta la sfida verità con il Venezia. Quattro diffidati di vaglia ma serve l'impresa
E' uno degli elementi di maggior tecnica della Triestina e la sua assenza per infortunio si era sentita. Ora Daniel Bradaschia - seconda punta - è tornato da due settimane. "Siamo dispiaciuti per la nostra situazione di classifica, anche perchè la società ora c'è. Ci crediamo, speriamo bene, ma di più non mi sbilancio per scaramanzia. Dico solo che non mi interessa se il Venezia è più forte tecnicamente. Noi dovremo giocare con determinazione e se lo faremo, potremo vincere con chiunque. Speriamo, che la città ci segua ancora visto che si è risvegliata". E a proposito della società l'ex pro afferma: "Prima non si sapeva chi comandava...prima Pontrelli, poi Corvezzo....prima non c'era neanche lo skotch per i parastinchi e dovevamo portarlo noi, ora si sa con chi parlare. Si è vista subito un'impronta professionale con Milanese anche se c'era il curatore Vernì che aveva messo i paletti economici. Speriamo insomma di riuscire a mantenere la categoria per il prossimo anno, sta a noi farlo".
Tra l'altro l'ex Primavera dell'Udinese, che all'epoca aveva incrociato la Triestina nel campionato Primavera appunto, è in diffida. "Una volta in campo, è difficile gestirsi per non prendere un'ammonizione, non ci pensi. Siamo in questa situazione io, Piscopo, Di Dionisio e Giordani. Siamo tutti e quattro maturi per cercare di non cadere nelle provocazioni ed evitare magari un giallo per proteste, ma in caso di giallo per un fallo....vedremo in campo come andranno le cose. Poi ci saranno gli spareggi; sarebbe importante evitare quello per la retrocessione diretta e avere il play-out in casa il 22. Chiunque sarà l'avversaria, dovremo dare il massimo".
Quanto all'ultima trasferta a San Martino di Lupari: "Peccato per l'espulsione di Crosato perchè avevamo fatto un buon primo tempo, passando in vantaggio e non correndo rischi. Poi il rosso poco prima dell'intervallo, ma ci abbiamo provato a uscire vincenti fino alla fine".
Massimo Laudani
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