Raggi di sole sul Tamai, che ottenendo sul campo della Vigontina la seconda vittoria di fila e la prima esterna, dà concretamente l'idea di essersi gettato alle spalle il momento di maggior allarme e difficoltà. Non per questo, però, Stefano De Agostini si rilassa o abbassa la guardia: "Dopo aver mangiato tanto fango, e uso questa parola al posto di quella più colorita e appropiata, il sapore non lo dimentico... Dobbiamo rimanere sul chi va là, il campionato di serie D è roba per maratoneti e gladiatori, specie il girone di ritorno. Anche il Mestre rischia di farsi divorare, figurarsi noi...". Messaggio, dunque, alle Furie Rosse, nella prospettiva della sfida con il Calvi Noale, un altro passaggio delicatissimo da superare incrociando i tacchetti con una diretta concorrente alla salvezza che ha fatto tribolare la Triestina.
E' giusto guardare avanti, ma anche indugiare sulla partita di domenica, risolta dalla caparbietà di Giglio: e finalmente è stato cancellato lo zero nella casella delle vittorie esterne. De Agostini sottolinea: "Era assolutamente vietato perdere, noi siamo scesi in campo per vincere, e nel primo tempo abbiamo sprecato almeno cinque nitide palle gol, roba da mangiarsi le mani e preoccuparsi seriamente. Nella ripresa la gara è diventata più equilibrata, confermando come la Vigontina sia viva e vegeta, oltre che ben preparata fisicamente; con merito abbiamo trovato la rete della vittoria, concludendo dopo mesi e mesi una gara esterna senza subire gol".
Ancora una notazione sull'ultima della classe: "Rispetto all'andata abbiamo affrontato una squadra che schierava il solo Casagrande eredità del match disputato qui da noi; insomma, operando sul mercato hanno costruito una formazione praticamente nuova, a riprova della volontà di conservare la categoria. Temevamo questa Vigontina, che si è effettivamente rivelata un osso duro, pur se nel primo tempo avremmo potuto e dovuto metterla al tappeto".
Finito sull'orlo del baratro e di una crisi che avrebbe potuto avere effetti disastrosi, il Tamai ha ritrovato fiducia, protagonisti e compattezza. Il tecnico delle Furie Rosse segnala, ad esempio, la crescita continua di Alcantara "che di partita in partita sta compiendo dei progressi. L'impatto con la serie D non è stato semplice, vuoi perché doveva conoscere la squadra, vuoi perché gli ho chiesto qualcosa in più, in particolare spronandolo a prendere l'iniziativa, a correre dei rischi. Il gol è stato frutto di una sua incursione. De Poli riferimento centrale offensivo? Sellan aveva bisogno di rifiatare, mentre De Poli poteva aiutarci a tirar fuori dalla trincea difensiva la Vigontina; direi che quello che abbiamo preparato ha funzionato in entrambi i casi, e i 25' disputati da Sellan sono risultati quanto mai preziosi".
Per domenica Stefano De Agostini è pronto a giocare anche la carta Davide Furlan: il centrocampista dell'86 è ormai a posto, e ha testato le proprie condizioni nelle due partite disputate con la formazione Juniores. La speranza è anche quella di recuperare Bignucolo e Giacomini, tenuti a riposo domenica perché alle prese con noie muscolari.  
In una serie D terribilmente logorante, riuscire a gestire i calciatori a disposizione e poter farli ruotare e respirare, del resto, è sicuramente una tra le chiavi più importanti da utilizzare per raggiungere l'obiettivo stagionale. (alexmag)

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