EURO UNDER 21 - La Danimarca vince. Ma non basta
Il 2-0 alla Serbia non sarà sufficiente ai nordici per andare in semifinale come migliore seconda
DANIMARCA - SERBIA 2 - 0
Gol: p.t. 20' Bruun Larsen; s.t. 5' Rasmussen.
DANIMARCA (4-3-3): Iversen; Kristensen, Soerensen (37' s.t. Wind), Rasmussen, Maehle; Kofod Andersen, Nelsson, Billing; Andreas Olsen (30' s.t. Duelund), Bruun Larsen, Dreyer (23' s.t. Skov). A disposizione Vindahl-Jensen, Snorre Olsen, Ingvartsen, Abilgaard, Andreas Poulsen, Stage. All.: Frederiksen
SERBIA: Rosic; Terzic, Babic, Masovic, Bogosavac; Randelovic, Racic, Lukic, Radonjic (18' s.t. Adzic); Saponjic (34' s.t. Joveljic), Zlatanovic. A disposizione Radunovic, Ostojic, Pantic, Jovic, Zivkovic, Adzic, Lutovac. All.: Djorovic
ARBITRO: Kulbakov (Bulgaria) – assistenti di linea Zhuk e Maslyanko (Bulgaria) – quarto uomo Buquet (Francia).
NOTE - Spettatori 4.543. Ammonito Joveljic. Minuti di recupero: p.t. 1', s.t. 5'.
La Danimarca si è imposta con merito su una Serbia con il neo Real Jovic in panchina e svegliatasi solo negli ultimi 20' (durante i quali avrebbe meritato il gol della bandiera). I nordici hanno però rischiato di segnare di più nel complesso, pur giocando al piccolo trotto la ripresa dopo un buon primo tempo. Vantaggio ad opera con un tiro piazzato di Bruun Larsen e raddoppio con una deviazione di Rasmussen su assist dalla destra. Al 20', quindi, rete annullata ai nordici per off-side.
Goran Djorovic (allenatore della Serbia): “Non ho parlato prima della partita con il presidente federale e il suo gruppo, lo faremo nei prossimi giorni. Abbiamo avuto vari problemi in questo match, anche se abbiamo buoni giocatori per quanto non tutti sono sempre disponibili e dobbiamo sceglierli di volta in volta. E' difficile parlare ora, per me ho sempre il miglior gruppo e difenderò sempre i miei calciatori. Altri decideranno il loro futuro, dipenderà da più fattori”.
Niels Frederiksen (allenatore della Danimarca): “Le possibili lezioni capite dai giocatori in questo europeo da portare a casa? Al momento è difficile rispondere, la prima e più importante è che ogni match va giocato nel modo migliore possibile.
La formula dell'europeo? La conoscevamo da due anni, è particolare e non bella. Non è facile andare fuori con sei punti. Però è stata un'esperienza e ogni esperienza contribuisce a crescere”.
Massimo Laudani