Il nuovo anno porterà sfide molto stimolanti al Tolmezzo Under 17 che, essendosi classificato terzo, incontrerà avversari di tutto rispetto come Cjarlins Muzane, Fiumicello e Fontanafredda. Il tecnico Vincenzo Radina è già al lavoro con gli allenamenti che sono ripresi ad inizio settimana e dice la sua sul criterio della differenza reti, da molti ritenuto poco formativo per i ragazzi: “È stata una fase un po’ strana perché nel girone, tolto il Donatello e l’Ancona che sono le due squadre con più blasone, non è stato un campionato bello con tante goleade e problematiche di numeri. Fare partite in cui si vince 15 o 16-0 non è divertente per chi perde, ma neanche per chi vince. Noi abbiamo fatto una buona prima fase, subendo solo tre reti quindi possiamo essere soddisfatti”.

FORMAT – “Sarebbe più utile e stimolante mettere come criterio principale la Coppa Disciplina così da non far pesare troppo la differenza reti che umilia gli avversari. Dal mio punto di vista, ma penso che facciano così anche i miei colleghi, faccio giocare tutti i ragazzi perché penso sia più importante far crescere i ragazzi piuttosto che fare qualche gol in più. Noi siamo stati penalizzati per una partita non giocata, avendo cinque gol in meno dell’Ancona e probabilmente giocando quella partita sarebbe andata diversamente. Avremmo accettato di buon grado il terzo posto per le ammonizioni in più piuttosto che per una differenza reti sbagliata. Avere la possibilità di poter ruotare tutti e non essere costretti ad un risultato largo, aiuterebbe tutti. Bisognerebbe riformare il campionato regionale dove gioca chi lo merita, chi ha più qualità e c’è un certo equilibrio che permette ai ragazzi di crescere anche perché gli Under 17 fra un paio d’anni dovranno andare in prima squadra”.

SOCIETÀ – “Stiamo vivendo senza dubbio un buon periodo in tutte le categorie. La prima squadra in primis sta facendo un grande campionato con la maggior parte dei giocatori che provengono proprio dal vivaio. Sotto stiamo lavorando bene, la società ha messo a disposizione persone di spessore non solo calcistico ma umano come Gianfranco Cinello e Raffaele Maisano. Si sta cercando di lavorare al meglio per cogliere i frutti un domani. Io sono qui da quattro anni ma per il Covid lavoro da due anni”.

FUTURO – “L’ambizione è di allenare una prima squadra, devo dire che ero scettico sul settore giovanile ma i ragazzi ti aiutano tanto e ti fanno crescere tanto. Ritengo che per allenare una prima squadra è doveroso allenare prima in un settore giovanile”.

MAESTRO DELLE PUNIZIONI – “Mi viene da sorridere perché i genitori mi incolpano di tenermi tutti i segreti per me, visto che non abbiamo mai segnato su punizione. Cerco di insegnare il più possibile questo fondamentale quando i ragazzi si fermano dopo l’allenamento anche se abbiamo poco tempo visto che abbiamo un campo a disposizione e ci sono tante squadre. Mi fermo volentieri per calciare qualche punizione con loro ed insegnare quello che posso. Fa piacere essere ricordato per questo, nel Carnico ne avrò segnate un centinaio e mi piacerebbe trasferire quello che so ai ragazzi anche da questo punto di vista anche se bisogna avere questa caratteristica nel DNA. Il mio papà Renato e mio fratello Massimo facevano il portiere quindi non mi ha insegnato nessuno. Da ragazzino giocavo nel campetto di casa e mi divertivo a colpire la traversa o il palo. Da lì mi sono accorto che calciavo bene e ai tempi nel Carnico andavo a studiare qualche segreto e poi lo mettevo in pratica da solo”.

RIPRESA – “Abbiamo ripreso questa settimana, fortunatamente abbiamo potuto lavorare di pomeriggio con la luce del sole, con cui si lavora molto meglio. Ci alleneremo anche la prossima settimana e poi si riprenderà a regime con i tre allenamenti canonici a settimana. Il 22 ripartiremo con un girone molto impegnativo contro Cjarlins, Fiumicello, Fontanafredda e sicuramente ci sarà da divertirsi”.

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