Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Trieste


TRIESTINA - Bordin: imparare dagli errori in vista dei playoff

I tecnico degli alabardati: «La squadra ha cercato di fare sempre la partita. Bravi a recuperare lo svantaggio ma non possiamo più rischiare. Gattuso (Novara): «Niente da rimproverare alla squadra»



E’ finita 2-2 con la Triestina in rimonta…in fotocopia come a Novara all’andata (con i piemontesi a fare harakiri nella gestione del vantaggio). Eppure il pareggio acciuffato al 94' ha avuto un effetto opposto sulla curva del tifo più caldo dello stadio Nereo Rocco, che aveva incitato la squadra fino al gol e poi è rimasta silente al triplice fischio. Quindi c’è stato un applauso di saluto alla squadra di casa nel momento dell’arrivo sotto la Curva Fùrlan.

Roberto Bordin (mister della Triestina): «Il pareggio nel finale sicuramente è stato importante, però volevamo regalare la vittoria a questo pubblico che ci ha incitato fino alla fine ed anche a partita terminata, quando i ragazzi sono andati a ringraziarli. La squadra ha cercato di fare la partita per tutto l'arco della gara, trovandosi sotto due volte su due ripartenze e riuscendo a recuperare lo svantaggio. In altre situazioni non si è mai rischiato ma su quelle dove si è preso gol bisogna lavorare e molto, perché in prospettiva playoff è qualcosa che non va bene sicuramente. Sui loro gol abbiamo commesso errori tecnici nei passaggi, lasciando poi campo a loro che sono stati bravi nell'inserirsi. Siamo stati bravi a recuperare subito nel primo tempo con carattere, nella ripresa abbiamo subìto un'altra ripartenza commettendo l'errore di lasciare l'uno contro uno con tanto campo. Abbiamo giocato molto nella loro trequarti trovando davanti sempre un muro, con l'intera squadra avversaria a difendere negli ultimi venticinque metri. Abbiamo provato a sfondare centralmente senza però trovare spazi, si doveva allargare maggiormente il gioco e su una palla giocata sulla fascia poi è nato il gol del pareggio. Bisogna fare tesoro degli errori e imparare a livello di mentalità, ai playoff si partirà da una gara secca e non puoi permetterti di rischiare di prendere un gol in contropiede due contro due o tre contro tre. Bisogna sempre essere equilibrati. Stavolta la spinta del pubblico è stata importante e ti portava a voler dare quel qualcosa in più, dobbiamo cavalcare questa spinta ma senza perdere equilibrio, perché oggi è successo due volte e si sono presi due gol.
Ho provato ad inserire giocatori offensivi con caratteristiche diverse, inserito Pavlev per dare maggior freschezza sulla fascia, davanti c'era un squadra arroccata nella propria area con difensori molto fisici e trovare spazi è stato davvero difficile, sia palla a terra che attraverso i lanci. Il cambio di El Azrak? Era piuttosto stanco e ho inserito D'Urso per dare forze fresche in un ruolo simile, seppur con caratteristiche diverse. Rayan ha comunque giocato bene spendendo molto, ogni tanto dovrebbe provare maggiormente il tiro da fuori ma l'ho tolto per una questione di stanchezza e per non voler rischiare nessun eventuale problema fisico».

Giacomo Gattuso (tecnico del Novara): «Fare a Trieste una partita del genere è sintomo di grande valore, peccato per il gol perché siamo ancora qui a leccarci le ferite. Non posso rimproverare nulla alla squadra per la prestazione, per come ha lottato, per quello che ha dato. Sono convinto, che alla lunga tutto questo ti porta ad essere vincente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 20/04/2024
 

Altri articoli dalla provincia...



















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,51035 secondi