COPPA CARNIA - Killer Iob: "E Maisano non è contento..."
Il triplettista che ha dato il trofeo al Villa scherza: “Però dai, qualche gol lo faccio! Ma anche Gressani è stato grande”. Per il portierone è la terza volta, dopo la doppietta con il Cedarchis. La delusione di Picco: “Terminato il black out, volevano ancora provare a vincerla. Ma se regali tre reti... Ora, però, sotto con il campionato”
Si vince assieme, si perde assieme. Ma quando stampi tre gol in una finale c’è poco da discutere: sei tu l’ ”hombre del partido”. La tripletta di Daniele Iob consegna, infatti, al Villa il primo trofeo della storia del club arancio.
“Forse sono un attaccante vecchio stampo – si schermisce l’ “uomo delle foglie”, quello che spunta dal nulla e ti castiga – e, probabilmente anche per questo, visto che magari non aiuto tanto la squadra, mister Maisano non è contentissimo del sottoscritto. Però, insomma, dentro l’area qualche gol lo faccio: magari anche con un pò di…culo” Sensazioni? “Sono venuto al Villa per vincere qualcosa e tutti assieme ce l’abbiamo fatta. La dedica? Per il presidente.”Non vi ha condizionato nemmeno la sospensione. “Sinceramente, al termine dei 90’, non è che meritassimo granchè di vincere, da grande squadra il Cavazzo ci ha fatto soffrire. Però siamo stati bravi a resistere e piazzare le stoccate vincenti”
Se da una parte Iob ha concretizzato tutto il possibile, dall’altra Gressani ha permesso ai suoi di rimanere dentro il match.
“C’è chi segna e chi cerca di non far segnare - scherza il portierone “sempreverde” – stasera (ieri sera, ndr) comunque, ha funzionato quasi tutto anche se abbiamo subito due reti strane. Evidentemente siamo la bestia nera del Cavazzo, visto che li abbiamo pure battuti a casa loro in campionato facendo, più o meno, lo stesso tipo di gara.”
Un rigore neutralizzato e altri due interventi da urlo. “Il rigore può capitare mentre, sulla doppia parata, bisogna essere onesti: io ho deviato soltanto il colpo di testa di Burba mentre, la successiva ribattuta, è terminata sul palo”
Primo trofeo del Villa e tua terza Coppa personale. “Si, ne avevo già vinte un paio a Cerdarchis ma questa, alzata con la squadra del mio paese, ha un valore maggiore.”
Mister Maisano sembra in trance: forse soltanto oggi sarà in grado di apprezzare la portata del successo. “Che sarebbe stata dura lo sapevamo - ammette – ma, per quanto ci riguarda, abbiamo fatto la gara che avevamo preparato, anche in considerazione delle assenze. Il Cavazzo non è primo per caso in campionato e forse non siamo stati la migliore squadra in campo, ma in una finale bisogna anche saper cogliere le occasioni. Nonostante le due reti regalate: avrei capito di testa, vista la loro fisicità, ma sue due palle vaganti in area non mi sta bene”. Prima vittoria assoluta della tua carriera. “Giusto: sinora avevo ottenuto soltanto salvezze. Ma adesso torniamo a pensare al campionato…”
Ammantato da una certa mestizia è invece il clan viola, che si sente lievemente “defraudato” del successo.
“Non so che cosa avremo dovuto fare di più – sbotta l’allenatore Fabio Picco – nonostante l’assenza pesante di Dionisio sono arrivati due gol, un rigore, un palo e le parate miracolose di Gressani. Purtroppo, però, alla fine non abbiamo raccolto nulla. Anche per demerito nostro: tre palle regalate, altrettanti gol subiti.”
Al momento dell’interruzione sembrava non voleste riprendere. “Perchè non c’erano le condizioni per ricominciare. Però, quando l’arbitro ha fatto ripartire il gioco, abbiamo cercato di vincerla. Come per tutti e 90 i minuti. Certo, quei 25’ di “buco” ci hanno sicuramente danneggiato”
La Coppa è andata, non resta che lo…scudetto. “Non pensiamo che il discorso sia chiuso: rimangono ancora nove gare e uno scontro diretto. Con questo Villa non è mai finita…”.
Roberto Zanitti
Foto: Adriano Peresano