L'EVENTO - Celebrati a Forni Avoltri i 70 anni del Carnico
Il compleanno di un campionato unico nel suo genere in Italia ha visto la presenza di numerose autorità, a cominciare da quella del presidente della Lnd, Abete

Evento presentato simpaticamente e con un po’ di commozione dal volto noto di Telefriuli Francesca Spangaro assieme all’altrettanto commosso collega Massimo Radina, entrambi giornalisticamente nati con “A tutto carnico”, la trasmissione radiofonica “ideata e condotta da Renato Damiani”, coautore con Massimo Di Centa del libro "70 anni di Carnico - 2011-2023", presentato nell’occasione.
Ha prima di tutti portato il suo saluto ai presenti la Sindaca di Forni Avoltri Sandra Romanin, tra l’altro madre della segretaria del Comitato Regionale, che ha ammesso che di pallone ne capisce poco ma che è orgogliosa di far conoscere a tante personalità Forni Avoltri, paese della natura e dello sport. Sono poi intervenuti i dirigenti sportivi Franco Sulli e Maurizio Plazzotta, quest’ultimo delegato della Figc di Tolmezzo, che hanno ricordato come il Carnico rappresenti l'aspetto genuino del gioco del calcio, e il presidente dell’Associazione Friulana Donatori di Sangue, gemellata con il mondo del Carnico. E’ stata quindi l'occasione per premiare personaggi che hanno dato lustro al calcio della montagna, a partire dallo stesso Renato Damiani, che ha raccontato brevemente ma con efficacia i 70 anni di storia del calcio della montagna, e da Alberto Cella, il fotografo ufficiale del Campionato Carnico.
E’ stata poi la volta dell’arbitro Giordano Maieron, veterano della categoria con oltre mille gare dirette, e di Gildo De Toni, classe 1967, giocatore ancora in attività con il Comeglians, capace di vincere sei “scudetti”, quattro Coppe Carnia e quattro Super Coppe con la maglia del Cedarchis.
Hanno poi ricevuto riconoscimenti Mario Chiementin, l'ormai ex-allenatore del Cavazzo col quale ha vinto quattro “scudetti”, una Coppa Carnia e tre Super Coppe, ed il presidente del Villa Enzo Dorigo per i suoi venticinque anni di prima dirigenza nella centenaria società di Villa Santina. L’ultimo riconoscimento è stato consegnato ad Emidio Zanier, tuttofare tra i dirigenti del Carnico (già Presidente del Paluzza Calcio e del Comitato Provinciale di Tolmezzo) ed attualmente Giudice Sportivo della Delegazione tolmezzina.
Hanno portato il loro saluto Daniele Ortolano, vicepresidente della Figc, e Vito Tisci, presidente nazionale del Settore Giovanile Scolastico, tutti sorpresi nel conoscere questa realtà locale, unico campionato del suo genere in Italia. Sono successivamente intervenuti il consigliere regionale di Forni Avoltri Emanuele Ferrari, emozionato padrone di casa e già “notevole” giocatore nel calcio della montagna, quello di Paluzza, Massimo Mentil (anch’egli ex-giocatore del Carnico ed attualmente dirigente del Timaucleulis), che ha raccontato storie del calcio carnico imitando le voci di tanti protagonisti. Ha voluto essere presente e portare il suo contributo anche il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, salito in Carnia per omaggiare questa forma di calcio agonistico ma anche “del sociale”, che ha donato al presidente Canciani (intervenuto a più riprese nel corso della mattinata e soddisfattissimo per essere riuscito a portare nell’alta Carnia un tale evento) il sigillo della Regione e al presidente Abete il gagliardetto del Friuli Venezia Giulia.
Ha chiuso gli interventi delle autorità civili l'Assessore regionale alle finanze, la gemonese Barbara Zilli, che ha fatto presente di aver conosciuto il calcio della montagna per amore del marito Ivan, anch’egli già giocatore nel Carnico; cuore rivolto al calcio gemonese, dove adesso muovono i primi passi i suoi due bambini. Zilli ha poi ricordato l'aiuto che la Regione sta dando alla Figc, soprattutto per sviluppare i settori giovanili anche nell’Alto Friuli.
Ha chiuso l’intensa mattinata l’intervento del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete che, dopo l’elogio all’Alto Friuli calcistico, ha concluso evidenziando come la passione, l’attenzione per il sociale ed una sana rivalità (“purtroppo c’è anche qualche stonata eccezione” ha ricordato il massimo dirigente del calcio dilettantistico) siano il sale dello sport.
Andrea Citran
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