SERIE D - Carta igenica da 200 euro per il Mestre. I nostri? Buoni
Il giudice sportivo ha deliberato sull'ultima giornata di campionato. Giglio e Baruzzini alla seconda ammonizione
Come al solito c'è un ricco e colorito campionario di atteggiamenti sopra le righe che emerge dal settimanale comunicato ufficiale che contiene le decisioni del giudice sportivo in merito al più recente turno del campionato di serie D. Calci, manate ed epiteti di solito indirizzati alle terne sono perseguiti a suon di giornate di squalifica. Che non riguardano i calciatori delle tre squadre regionali, che si segnalano solo per la seconda ammonizione conteggiata a Giglio del Tamai e Baruzzini, in forza al Cordenons. Hanno preso il primo "giallo" invece Cramaro (ancora Tamai) e Aquaro, Bradaschia (nella foto con Foschiatti) e Serafini della Triestina. Piccolezze se confrontate alle mazzate anche economiche che vengono dispensate a destra e manca. Così, l'Herculaneum dovrà pagare 800 euro per l'alterco nato tra un giocatore in panchina e alcuni propri sostenitori, con successivo intervento delle forze dell'ordine e sospensione della gara per 5'. Tralasciando il materiale pirotecnico (bombe carta e petardi), o l'indebita presenza di sostenitori nei pressi dell'ingresso degli spogliatoi (con tentativi di assalto all'arbitro), che costringeranno ad esempio l'Unione Sanremo a versare alla Lega 500 euro, spiccano le 200 cucuzze di multa rifilate al Mestre in quanto propri sostenitori all'inizio del primo tempo hanno lanciato in campo rotoli di carta igenica, costringendo l'arbitro ad interrompere il gioco per due minuti così da consentire la rimozione del materiale. Visto il conto salato, la carta igenica in questione doveva essere assai morbida e almeno a 4 veli... (al.ma.)