Sono trascorsi 32 anni e, sinceramente, se ne sentiva un pò la mancanza. Correva (o forse camminava…) l’anno 1984 e Tarvisio, pur alzando al cielo la Coppa Carnia, disse mestamente addio – essendo giunta penultima in campionato – al salotto buono del calcio carnico. Ma nelle ultime due stagioni, la società del neo presidente Fabrizio Michelotti, eletto ad agosto e, dunque, abile quanto tempestivo a salire sul carro dei vincitori (è ovvio che si scherza…), ha rapidamente recuperato il terreno: doppia promozione e ritorno nell’Olimpo. Exploit riuscito in precedenza, nella storia del calcio della montagna, a Bordano, Paluzza, Val del Lago, Ancora, Campagnola, Malborghetto, Villa, Pontebbana, FusCa, Edera e Verzegnis.

“Ho temuto per la mia carica - ironizza Michelotti, attualmente affiancato da una decina di dirigenti – perché, appena eletto, la squadra ha attraversato il momento più delicato della stagione…Battute a parte, questa promozione viene a premiare il fantastico lavoro del mister Luciano Princi e dei giocatori: un gruppo che, salvo qualche piccolo ritocco, rimarrà praticamente inalterato in vista del prossimo torneo. Ma a trovare coronamento è pure il nostro progetto e la valorizzazione di un settore giovanile vivo e composto totalmente da ragazzi tarvisiani.”

“Lo scorso anno eravamo partiti per vincere mentre, quest’anno, è stato un pochino più difficile, in particolare sul piano mentale, della concentrazione - spiega Princi – e non credo che le tre promozioni ci abbiano spianato la strada visto che, dopo 10 partite, vincendole tutte, l’Audax aveva già prenotato il primo posto.”

La vostra filosofia ?
“Alleno una squadra incapace di gestire: perciò cerchiamo sempre di attaccare, di comandare il gioco. I 70 gol realizzati (top scorer, a 90’ dal traguardo, è Alessio Felaco, che ha fatto “piangere” per 23 volte i portieri nemici, ndr), uno soltanto in meno rispetto al Cavazzo, che vanta il miglior attacco di tutte e tre le categorie, sono la conferma. Siamo divertenti e ci…divertiamo.”

Venti titolari venti.
“Un’altra fortuna. Anche se, giocando in 11, massimo 14 con le sostituzioni, qualche mugugno, ogni tanto, tocca ascoltarlo…”

Il passaggio più delicato?
“Ad agosto: con due sconfitte e un pareggio si è verificato un rallentamento. Ma ne siamo usciti benissimo.”

E’ un Carnico di qualità, oppure…
“Si dice che anni fa giocassimo meglio. Ma adesso, con certi fisici abbinati alla velocità questi ragazzi, con ogni probabilità, ce ne darebbero dieci…E’ gente che, d’inverno, pratica anche altre discipline, prima fra tutte lo sci: è normale che poi trasferisca forza ed esuberanza sui campi.”

Due idee per migliorare il calcio della montagna.
“Il mio amico Toffoletto non si arrabbierà se mi permetto di suggerire un paio di cosette. La prima riguarda i campionati giovanili: sarebbe meglio anticiparne l’inizio, evitando ai ragazzi i primi freddi. Relativamente alla scrematura iniziale di Coppa Carnia, invece, vedrei bene l’istituzione dei gironi. E la fase che prepara al campionato: non puoi correre il rischio di essere già fuori al primo turno”

C’è in previsione l’arrivo di qualche rinforzo?
“Non andremo a cercare nessuno. Ci saranno le solite due - tre variazioni fisiologiche e un paio di innesti provenienti dalla formazione Juniores.”

SETTORE GIOVANILE - E’ composto da una squadra di Primi Calci, tre formazioni di Pulcini, altrettante di Esordienti, due di Giovanissimi e Juniores: il totale ammonta a circa 100 tesserati. Ben 12 gli allenatori coinvolti. Il presente ma, soprattutto, il futuro del Tarvisio: tornato in Prima per restarci.