INTERVISTE 2 - Chiementin: vittoria dedicata ai miei genitori
L'allenatore del Cavazzo, ricorda i suoi cari recentemente scomparsi e un'ulteriore pensiero agli amici Flavio e Dario. Il giallo dei rigori, l'Ovarese presenta ricorso?
La bacheca del Cavazzo si è arricchita di un altro trofeo, la Supercoppa Carnica vinta ai rigori contro un’Ovarese quasi mai pericolosa. Tutta la squadra dedica la vittoria al presidente che mercoledì ha subito un intervento ed è convalescente in ospedale
E' appena terminata l'ultima fatica stagionale, a raccontare le sue impressioni è il tecnico Mario Chiementin felice e raggiante per la vittoria, meno per la prestazione.
“Brutta partita, l’Ovarese ha giocato con palle lunghe sperando negli attaccanti, il Cavazzo invece, nonostante avessimo preparato diversamente, ossia a giocare noi la partita, ci siamo un po’ adattati al modo di interpretare la gara degli avversari. Posso affermare che questa di oggi è stata forse la peggior partita della stagione, abbiamo avuto qualche occasione ma poca roba. Io sono arrivato a campionato in corso trovando mille problemi ed è stata una stagione veramente stressante non potendo cedere di un millimetro. La sconfitta nella Coppa Carnia – ammette il mister - è stata un’altra botta ma non ho mai desistito credendoci sino in fondo. Fino ad oggi avevo due obiettivi e lavoravo su quelli. Il periodo peggiore? Quando sono arrivato abbiamo subito incominciato a lavorare sodo, tanti elementi erano fuori condizione con acciacchi vari ma periodi brutti non ne ho visti. Abbiamo vinto quasi tutte le partite, pareggiato col Trasaghis e con il Real Imponzo ma in quella gara la mia assenza ha un po’ inciso. Dediche? Il campionato l’ho dedicato ai miei genitori che – ricorda Chiementin - in pochi mesi purtroppo se ne sono andati entrambi e questa Supercoppa, le sentirò dalla moglie e dalla figlia, la voglio dedicare a due persone a me molto care e che non ci sono più, Flavio Cadore e Dario Cisotti”.
IL GIALLO - Ma da quanto trapela pare ci sia un giallo sull’esecuzione dei tiri dal dischetto e l’Ovarese è pronta a fare ricorso? Vedremo.
Cos’è successo? Avendo l’Ovarese un giocatore espulso, la squadra avversaria, in base alla regola 10 punto 3 del Regolamento del Gioco del Calcio, che recita: “Se, al termine di una gara e prima o durante l’esecuzione dei tiri, una squadra ha un numero di calciatori maggiore di quello della squadra avversaria deve ridurre tale numero per eguagliarlo a quest’ultima e l’arbitro deve essere informato del nome e del numero di ciascun calciatore escluso. Ogni calciatore così escluso non potrà partecipare ai tiri.” Ora tocca al Giudice stabilire se tale inadempienza, non ravvisata dall’arbitro, possa aver o meno influito sull’esito finale tenendo conto che i rigori calciati sono stati soltanto sette, ben al di sotto del numero di calciatori a disposizione dell’Ovarese.
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