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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE B - Fabbro lancia il Chievo, Musiolik salva il Pordenone al 91'

Il friulano ex Donatello trova il vantaggio allo scoccare dell'ora di gioco, ma i neroverdi di Tesser artigliano il pareggio nel recupero. Perisan sugli scudi

PORDENONE - CHIEVO VERONA 1-1
Gol: 60’ Fabbro, 91’ Musiolik

PORDENONE(4-3-1-2): Perisan; Berra, Camporese, Bassoli, Vogliacco (85’ Chrzanowski); Magnino (76’ Mallamo), Calò (76’ Pasa), Misuraca (65’ Rossetti); Ciurria; Diaw, Butic (65’ Musiolick) – All. Attilio Tesser.

CHIEVO VERONA (4-4-2): Semper; Mogos, Leverbe, Gigliotti, Renzetti, Ciciretti (73’ Canotto), Palmiero, Viviani, Garritano (86’ Giaccherini); Fabbro (75’ Margiotta), Djordjevic (86’ De Luca) – All. Alfredo Aglietti.

ARBITRO: Alessandro Prontera sez. Bologna – Assistenti: Davide Imperiale sez. Genova e  Christian Rossi sez. La Spezia - Quarto uomo: Daniel Amabile sez. Vicenza.

NOTE - Ammoniti: 27’ Butic, 32’ Palimiero, 44’ Butic, 53’ Leverbe, 71’ Camporese, 73’ Bassoli. Calci d’angolo: 2-8. Recupero: 1t.1’ – 2t. 4’.

Lignano. Ancora una volta nei minuti di recupero il Pordenone riesce a rimettere in pari una partita che al termine dei minuti regolamentari sembrava fortemente compromessa. Fatali i minuti finali come contro la Spal e la Reggina. Anche se la prima vittoria casalinga tarda ad arrivare, lo si può archiviare come un buon punto contro la capolista che arrivava da 4 successi consecutivi, e che serve a muovere la classifica, ma soprattutto è la chiara dimostrazione che i ramarri non mollano mai. I clivensi possono però recriminare le molte occasioni non sfruttate soprattutto dopo essere passati in vantaggio, e sulla giornata di grazie di Perisan decisivo in almeno tre occasioni.
Assente Scavone, al suo posto Tesser schiera capitan Misuraca in mediana e nel suo abitale 4-3-1-2 conferma Ciurria nel ruolo di trequartista alle spalle della coppia di attacco Butic – Diaw, mentre Aglietti continua con il suo affidabilissimo 4-4-2, che ha fruttato 4 vittorie nelle ultime 4 gare disputate. Le chiavi dell’attacco a Djordjevic in coppia con il friulano Michael Fabbro,cresciuto nelle file del Donatello, mentre Viviani torna a far coppia con Palmiero in mediana, sugli esterni a macinare chilometri sulle fasce Ciciretti e Garritano.

Al 4’ il primo tentativo è del Pordenone, Calò su calcio da fermo calcia direttamente in porta. Semper, attento, blocca senza particolari problemi. Al 6’ Fabbro guadagna un calcio d’angolo al termine di una bella sgroppata lungo la fascia di sinistra, Ciciretti la mette per Garritano che calcia forte, contro il muro della difesa del Pordenone. Impone il suo gioco la squadra ospite, mentre i ramarri cercano fortuna con giocate di rimessa lungo l’asse Calò- Ciurria. La pressione di clivensi produce la prima vera occasione gol al quarto d’ora, con Viviani che calcia di prima intenzione a conclusione del cross di Mogos, Perisan attento la blocca in due tempi.
Insiste la squadra ospite, pericolosa al 17’ su azione di mischia in area. Gigliotti batte di prima intenzione, para a terra ancora Perisan, che subisce anche la carica di Djordjevic. Vicinissimi al vantaggio i veronesi al 25’, un avventato retropassaggio di Calò in area libera al tiro Djordjevic che batte a botta sicura, ma trova il gran riflesso di Perisan, che con un miracoloso intervento salva la porta. Proteste un minuto dopo per un presunto contatto in area su Butic, il fallo pare esserci tutto, di parere opposto il signor Prontera, che sventola il giallo in faccia a Butic, revvisando gli estremi della simulazione. Molto propositiva la squadra di Aglietti, gran possesso e tutte le volte che arriva nei pressi dell’area neroverde, crea grattacapi alla difesa di Tesser. Al 28’ Fabbro in bello stile, stoppa di petto e cerca l’improvvisa conclusione al volo, Camporese si oppone col corpo  e mette la palla in angolo. Riparte con foga al minuto 42 il Pordenone, sul ribaltamento di fronte i ramarri escono in superiorità numerica, Ciurria si gioca l’opzione Butic che calcia basso, Semper protegge il primo palo.
Chiude in attacco il Pordenone, e crea proprio allo scadere una buona occasione, Sul traversone dalla sinistra Diaw tocca con la punta, servendo un perfetto assist sul secondo palo, senza che nessuno dei suoi riesca a sfruttare a pieno l’intuizione. E’ di un minuto il recupero concesso dal direttore bolognese, e squadre negli spogliatoi con il risultato inchiodato sullo 0-0.

Ripresa che si apre nel segno dei neroverdi, al 47’ un rimpallo favorisce a metà campo Diaw, che avvia il contropiede, ma non riesce a trovare spazio per la conclusione, un minuto più tardi Butic cerca di eludere la guardia di Renzetti, che si salva in out. Ancora Ciurria al minuto 49, tira forte ma con scarsa precisione. Il Chievo è compresso nella sua metà campo, ma improvvisamente esce fuori dalla tana con una conclusione dal limite di Garritano, Perisan c’è. Aumenta il ritmo la squadra di casa e prima Diaw al 54’ poi Magnino al 55’ suonano la carica, ottimo l’estremo veronese che con due ottimi interventi nega il vantaggio al Pordenone. Non ci sono pause, sul fronte opposto Berra si deve produrre in una ottima scivolata per limitare l’azione di Fabbro lanciato a rete.
Ma il Chievo dopo un inizio di ripresa stentato appare in fiducia. 60’ sul cronometro e gli ospiti passano in vantaggio, Renzetti crossa  per Djordjevic, che buca clamorosamente, ma alle sue spalle si infila l’ex Donatello e segna il suo primo gol in campionato.
Frastornato dallo svantaggio il Pordenone rischia di capitolare definitivamente al 65’, ancora sotto i colpi di Fabbro al quale l’aria di casa deve aver fatto sicuramente bene, ancora sul cross di Renzetti ottimo l’inserimento del “9” gialloblù sul secondo palo, il tocco incredibilmente fuori bersaglio. Indomito il Chievo che al 68’ cerca ancora la porta con Djodievic, Perisan segue la traiettoria che si stampa sulla parte superiore del montante. Cerca di chiuderla la squadra di Aglietti, sempre pericoloso sui calci d’angolo (collezionati fin qui ben otto), al 74’ ci prova sugli sviluppi di azione di corner Leverbe, Perisan la blocca al petto. Fuori Misuraca per Rossetti, Caò per Pasa e Magnino per Mallamo, Tesser rifonda tutto il suo centrocampo quando manca un quarto d’ora alla fine.
Il neo entrato Pasa all’81’ lancia Diaw per lo scatto in profondità, chiuso da Mogos, che un minuto commette fallo su Rossetti concedendo al Pordenone la battuta di una sorta di angolo corto per Mallamo che mette in mezzo, ma Leverbe ben appostato allontana.
Il Pordenone lanciato alla ricerca del pari si riversa completamente nella metà campo del Chievo, esponendosi però alle giocate di rimessa dei veneti. Attacca ora a testa bassa il Pordenone, e la zampata che rimette i conti in pari arriva nel primo minuto di recupero con Ciurria che sfrutta al massimo l’errore difensivo di Viviani e Renzetti, servendo profondo per Musiolik che anticipa Semper in uscita. 4 i minuti di recupero e e partita che si chiude sul risultato di 1-1.

Antonino De Blasi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da Antonino De Blasi il 07/11/2020
 

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