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Edizione provinciale di Udine


RIVE FLAIBANO - Maserati: fermare il campionato e rivedere la riforma

Il direttore sportivo del club che milita nel campionato di Eccellenza fa il suo appello: "Chiedo al presidente Canciani di tutelare le società che non possono andare avanti senza introiti, senza pubblico e senza chiosco". E sulla riforma Spadafora: "La Figc dovrebbe tutelarci di più, intercedendo per le società con gli esponenti politici, che prendono decisioni senza conoscere la realtà dei settori giovanili nel calcio dilettantistico"

Alessandro Maserati, storico direttore sportivo conosciutissimo in tutto il Friuli-Venezia Giulia ed attualmente nello staff dirigenziale del Rive Flaibano, fa un suo appello accorato per la situazione attuale che vivono le società di Eccellenza, in ansia per la decisione sulla sospensione o sulla ripresa della stagione ed a causa dell'approvazione della riforma Spadafora che definisce abominevole: "La decisione della Federazione sta tardando anche perchè c'è tempo per prendere una decisione giusta e corretta. Tutti i dirigenti della regione hanno riposto una grandissima stima e considerazione nei confronti del presidente Canciani, ma in questo momento ci aspettiamo da lui una presa di posizione in favore di ciò che pensa tutto il movimento dilettantistico del Friuli. Tutte le società non vogliono cominciare, c'è qualcuno che ha più disponibilità degli altri ma il buonsenso sta entrando nella testa di tutti. I problemi sono più grandi di noi: se pensiamo di poter disputare una parte di stagione senza pubblico, chioschi, contributi e sponsor, stiamo sbagliando tutto. Non possiamo permettercela dal punto di vista economico, organizzativo, ma soprattutto sanitario. La situazione è altalenante e ci sono grossissimi rischi per chi lavora e per chi dovrebbe venire al campo per gestire i giocatori e per chi deve prendersi la responsabilità di far rispettare i protocolli. Ciò si potrebbe fare in condizioni stabili, che purtroppo non ci sono ancora, perchè le cose si fanno sempre più difficili. Dobbiamo metterci il cuore in pace e dobbiamo prendere esempio dallo scorso anno, in cui fino a metà maggio la situazione era complessa. Bisogna annullare la stagione e ripartire con le stesse rose per la prossima stagione a settembre. Questo è un momento in cui non si può pensare di ripartire. E' chiaro che se la Figc prenderà una decisione, che non reputo facile, che si rivelerà contraria a quanto vogliamo, ci metteranno in condizioni di grave difficoltà. Mi appello al buonsenso del presidente Canciani".

RIFORMA - "Mi stupisco che la Figc in un momento così difficile riesca a partorire l'annullamento del vincolo sportivo, seppur in cinque anni, che è davvero abominevole. Da quando in qua un giocatore che è libero, quindi un prestatore d'opera come qualsiasi persona con partita iva, deve far pagare i contributi dal datore di lavoro anzichè pagarli da solo? In un momento come questo il mondo dei dilettanti non aveva bisogno e non meritava una decisione del genere, presa da gente che non sa come funziona il settore giovanile. Le società rischiano di morire".

REVISIONE - "Sono un tesserato della Figc e da loro, sapendo ciò che fanno i dilettanti per tutto il movimento, mi aspetto una tutela maggiore, non dai politici ma dalla nostra Federazione. Sono Gravina e Sibilia che conoscono i problemi e sono stati eletti per rappresentarci, non certamente il Governo Italiano, che agisce su suggerimento e su consulenza del mondo dello sport. Non mi sento di dar colpe nè a Spadafora e nè tantomeno a Draghi che penso abbia ben altri problemi al momento. La Figc deve metterci la faccia per salvaguardare il lavoro di tante società che gratuitamente portano avanti il calcio italiano".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 02/03/2021
 

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