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Edizione provinciale di Tolmezzo


BORDANO - Niccolini: pronti a ripartire dopo aver svolto le visite

Il presidente dei rossi mostra un cauto ottimismo: “Se le condizioni dimostreranno di poter tornare in campo lo faremo sicuramente con tutte le precauzioni del caso. La ripresa è necessaria per la sopravvivenza di molte società, ma solo con un ritorno alla normalità, ovvero con il pubblico sugli spalti”

Il Bordano del patron Enzo Niccolini è pronto a rimettersi in moto, forte dell’attenzione e della scrupolosità messa in campo dall’inizio della pandemia tra i propri tesserati, con un dato record di soli tre contagi tra calciatori e staff tecnico/dirigenziale. Il massimo dirigente invita comunque alla prudenza, aspettando che i dati confermino di poter attuare la volontà di tornare finalmente in campo, ma soprattutto che la Federazione dia maggiori informazioni e rassicurazioni in merito.

Siete dell’idea che sia opportuno partire?
“Ovviamente occorre tutelare la salute di tutti gli organi che compongono il sistema calcio, quindi dirigenti giocatori e spettatori. Io sono dell’idea di ripartire se le condizioni dimostrano di poterlo fare, cioè quando contagiati, letalità ed aggressività del virus saranno in diminuzione. Dopo di che tocca a noi attuare tutte le precauzioni nel limite del possibile, quindi attenzione ed utilizzo dei DPI. Trovo però anche necessario dare un segnale di pseudo normalità che può solo che far bene alla collettività, senza dimenticare che la ripartenza è necessaria per la sopravvivenza di molte società, ovviamente però se le disposizioni che entreranno in vigore diranno che si può partire ma senza pubblico non ne varrebbe la pena”.

Come pensate di poter riprendere nella situazione specifica del campionato Carnico?
“La ripartenza è un pensiero ricorrente della nostra società, ma prima di prendere decisioni ho voluto parlarne con i miei giocatori, perché mi è sembrato giusto dar loro la parola sul da farsi, anche perché in questo periodo sono i soggetti più a rischio. I miei giocatori si sono mostrati molto diligenti nel rispetto delle regole nel corso di questi mesi, tanto che nel nostro organico tra dirigenti e giocatori abbiamo avuto solo 3 persone positive al covid in un anno. Forti di questo “risultato” mi hanno manifestato la volontà di iniziare con la preparazione atletica appena possibile, ovviamente messi al corrente di tutte le modalità di protezione da adottare. Stiamo elaborando una strategia per poter iniziare subito dopo aver svolto le visite mediche”.

La FIGC come si è espressa a tal proposito?
“La Federazione almeno per quello che riguarda il Carnico è sempre stata ottimista, tanto che già da febbraio, data dell’ultimo incontro, ci hanno detto di voler fare qualcosa in merito ad una ripartenza delle attività, facendo anche previsioni su date ipotetiche che ovviamente oggi dobbiamo purtroppo smentire. Prima di ripartire, però, ci ritroviamo a dover affrontare altri problemi che la Federazione aveva promesso di risolvere.  Voci di corridoio vedono la FIGC impegnata a cercare fondi ed accordi per le società, ma ad oggi non c’è niente di certo Mi aspetto che la Federazione faccia una considerazione importante: noi l’anno scorso abbiamo pagato per intero l’iscrizione per un campionato che poi non si è svolto. Se si deciderà a luglio di fare un torneo o un campionato ridotto mi auguro che, oltre a non sostenere costi aggiuntivi, le società si trovino comunque in credito avendo svolto un’attività ridotta”.

Come sarà organizzato il vostro organico per il 2021?
“La nostra squadra sta affrontando da un paio di anni un percorso di crescita che avrebbe dovuto iniziare a dare i suoi frutti proprio in questi anni. L’anno scorso abbiamo inserito in rosa elementi di grande esperienza per completare il mix con alcuni giovani promettenti ed abbiamo riconfermato questo modus operandi anche durante l’inverno scorso. Avendo svolto un minimo di attività quando è stato possibile, siamo stati in grado di notare qualche defezione che nel corso dell’inverno crediamo di aver colmato inserendo alcuni tasselli d’esperienza come Masini dal Trasaghis, Cane e Bressan dal Glemone, Madrassi dal Venzone ai quali si aggiunge qualche rientro come nei casi di Fabiano Picco e Denis Madrassi. Non siamo stati assolutamente fermi a guardare, anche per dare un segnale di continuità, di speranza e che non facesse sentire i nostri giocatori abbandonati”.

Lodovico Iob

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 10/05/2021
 

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