L'Ancona Lumignacco di Sante Bernardo superare l'esame del sintetico (10' di adattamento, i primi, per una prova complessivamente autorevole) e del Chiarbola Ponziana di Checco Roviglio; un Chiarbola rimaneggiato (out Lionetti, Menichini, Zoch e Stanich), ma comunque in difficoltà di fronte a una formazione, quella udinese, solida in difesa (e all'appello manca ancora una saracinesca del calibro di Del Mestre; il giovane, Moro, per altro sa il fatto suo e ieri è stato protagonista di un intervento decisivo), e dotata di centrocampisti che assicurano filtro (Tosone), spinta (Contento) e geometrie e fosforo (Snidarcig). Magari l'attacco è leggerino (mancava Specogna, Msafti è ancora alla ricerca della forma migliore, lui che si è buttato alle spalle l'infortunio), seppur agisce da centravanti il navigato e incisivo Pillon. Ieri, a Trieste, a risolvere il match ci ha pensato il veloce, esplosivo Ousman Gomez  (ex Atalanta, Genoa Primavera e Torres), colpendo una volta per tempo; il gol del vantaggio è arrivato concretizzando un'azione in velocità, il raddoppio maturato grazie a una conclusione precisa, su cui Musolino non c'è arrivato. Gomez, toccato duro da un avversario, è dovuto uscire nel finale, ma i primi accertamenti hanno scongiurato danni gravi.
Quest'Ancona Lumignacco, in soldoni, promette bene. Il Chiarbola? Con due sconfitte in due gare è fuori dalla Coppa. I veri esami inizieranno tra due domeniche, quando scatterà il campionato.                              

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