Dopo la rovinosa retrocessione dell’ anno scorso, il Buttrio ha cambiato faccia e ora sta vivendo una sua seconda storia. Il nuovo presidente è Alessio Ballico, uomo che sta già cercando nei suoi primi mesi di lavoro in società di ricucire il rapporto con il paese per affrontare al meglio questo campionato di seconda categoria, appoggiato appunto dal “dodicesimo uomo in campo”, cioè il paese, per ridare importanza sia alla società sia al paese stesso.

ALL’INIZIO QUALCUNO VI DAVA COME FAVORITI IN QUANTO RETROCESSI. QUAL’E’ INVECE IL PROBLEMA?
Purtroppo siamo una squadra con una dirigenza nuova, che ha sostituito in toto la dirigenza a luglio dopo aver pagato con la retrocessione l’anno prima. Per ora stiamo pagando un po’ lo scotto di avere un gruppo giovane ma che è valido e in gamba. Ci penalizza un po’ l’inesperienza e ci mancano solo i risultati ma noi guardiamo al futuro con fiducia.

CAMPIONATO COMINCIATO IN SORDINA. RIUSCIRETE A RAGGIUNGERE UNA SALVEZZA TRANQUILLA?
Si anche se non abbiamo cominciato al meglio, senza dubbio vogliamo raggiungere al più presto la salvezza anche perché vogliamo interrompere la serie negativa di retrocessioni.

DIRIGENZA NUOVA. QUALI SONO I VOSTRI PROGETTI PER QUESTA SOCIETA’?
Come dirigenza nuova stiamo puntando da subito allo sviluppo del settore giovanile. Abbiamo già un bel gruppo di giovani che ci daranno delle soddisfazioni così come siamo pronti a scommettere anche su juniores e prima squadra dove le cose cambieranno in meglio per noi.

DA SOCIETA’ CON DIRIGENZA NUOVA COME VEDETE LA SINERGIA TRA PAESE E SQUADRA?
Siamo molto contenti e piano piano stiamo riconquistando una buona sinergia con i tifosi. Per agevolare ancora di più la popolazione e attirare i Buttriesi abbiamo deciso nelle gare casalinghe della prima squadra di non fare pagare il biglietto. Il gruppo di dirigenti nuovo è molto affiatato e questo è un fattore determinante per il rapporto tra squadra e paese.

ATTUALITA’: PER NON SPARIRE DAI CAMPIONATI REGIONALI COSA DEVE FARE UNA SOCIETA’?
Bé il calcio è difficile che sparisca dai nostri paesi perché fa parte del dna di ogni italiano. Purtroppo però il calcio sta sempre più diventando un fattore puramente economico e secondo me si dovrebbe cercare di più le aggregazioni con i paesi limitrofi. Aggregazione sia in chiave settore giovanile prima o addirittura in un futuro di fusione totale e completa.

Le idee non mancano, ora l’importante è che anche gli abitanti di Buttrio si riavvicinino sempre di più alla nuova società per dare quella spinta in più per far tornare il Buttrio nelle categorie che gli spettano, a lottare per quella maglia che accomuna tutti quanti.

Domenico Stoia