THE SHOW MUST GO ON. Dopo oltre 3 ore di riunione in quel di Tolmezzo tra la Federazione, associazione arbitri, presidenti e dirigenti delle varie squadre del Carnico si è forse giunti a un compromesso. In sostanza tutti devono remare dalla stessa parte, cercando l’aiuto reciproco. Mai più gente arrogante, se tutti sorridono di più è meglio. Alla fine è un Carnico, il calcio della montagna pronto a ripartire, cercando di cancellare le pagine nere che lo stanno attraversando in questo momento. Sarà vero? Si spera di si.

Quando i presidenti escono dalla riunione ecco i primi commenti a caldo, un po’ contrastanti. C’è chi come il presidente dell’Edera, Corvietto dice rassegnato:
“Non so alla fine quanto siano utili queste riunioni, purtroppo le decisioni dell’arbitro sono irrevocabili e se tu provi a parlare, come stasera, ti ascoltano poco”.

Sulla stessa lunghezza d’onda c’è Petris (La Delizia):
“ La ragione è sempre loro. Siamo al punto di prima. Se si chiudesse baracca sarebbe meglio”.

Anche qualche allenatore, come Angeli ( Viola) è d’accordo con i commenti precedenti:
“Alla fine è sempre quella. Te la menano e poi siamo noi quelli che dobbiamo accettare il loro errore, ma mai il contrario mi pare”.

Un po’ più sereno appare Tomat (Folgore):
“Hanno si sempre ragione loro, ma questa volta mi pare più positiva la cosa perché almeno ci hanno spiegato qualcosa di nuovo che molti non sapevano. Poi positivo il bilancio delle squalifiche rispetto all’anno scorso, in quanto il numero è calato. E’ giusto che tutti si diano una regolata  anche gli arbitri perché sugli ultimi avvenimenti hanno calcato troppo la mano e il giudice dà le squalifiche in base a quello che c’è scritto sul referto e noi dobbiamo poi pagare per difenderci e non abbiamo tante possibilità. Infine come ha detto qualcuno giustamente, anche la stampa si deve dare una regolata perché certi eventi , soprattutto gli ultimi sono troppo pompati”.

Infine, presente anche Nicola Paolini, rappresentate dell’associazione calciatori: “Io appoggio questa bella iniziativa. Nessuno si è tirato indietro, c’è stato un confronto bello vivo e per me ora c’è da lavorare ancora di più nello spirito soprattutto. Bisogna infatti tornare a quello spirito goliardico e leale e tutti, arbitri, calciatori, dirigenti e presidenti dovrebbero arrivare la domenica sorridendo. Se si riesce a creare questa strada, allora tutto può cambiare in meglio”.

Domenico Stoia