Omar Deanna se n'è andato via, sicuramente è già lassù, in paradiso. Se n'è andato a causa di un incidente stradale, nel cuore della notte, una notte di pioggia, nello scontro con un destino ingiusto e crudele. Omar vestiva la maglia del Pozzuolo con la vitalità e la passione di chi ha vent'anni; ma anche con la maturità che deriva dal sentire di aver trovato nel club biancoverde una sorta di seconda casa. 

Maledetto incidente! Che ha sconvolto tutti quelli che conoscevano questo ragazzo di Basiliano pieno di qualità e innamorato del calcio. Era stato tra i protagonisti del felice esordio del Pozzuolo, Omar, indossando con l'abituale carica agonistica la "sua" maglia numero tre: difensore biancoverde, ma soprattutto uomo squadra nonostante fosse tra i più giovani della compagine friulana, capace di imporsi 3-1 a spese del Moimacco.
Era felice, Omar, di quella vittoria che inaugurava nel migliore dei modi il campionato del Pozzuolo: e l'aveva festeggiata in serata con compagni, dirigenti e tifosi; nessuno avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe successo di lì a qualche ora.
Omar Deanna lascia un vuoto che non è colmabile; lo spiega il suo allenatore, Gaetano Di Rienzo, affranto, distrutto, quasi senza parole per qualcosa che non si può comprendere o accettare razionalmente: "Non voglio ricordare il giocatore Deanna, un buon giocatore. Ma l'uomo, maturo, sensibile, attento ai problemi dei compagni, combattivo, generoso: era venuto in prestito qui dal Basiliano, e subito le sue qualità umane, caratteriali e agonistiche ci avevano conquistato. Le mie non sono parole di circostanza, Omar teneva su lo spirito di tutti noi, era diventato il pilastro del gruppo, l'uomo squadra. Ecco perché questa estate avevo chiesto e ottenuto dal presidente Denni Tion di acquistarne il cartellino. Adesso, senza di lui, niente sarà come prima: qualcosa di tremendo e di inconcepibile è accaduto. Ricordo quando seriamente gli pronosticavo un futuro da allenatore di vaglia; Omar ribatteva che un domani gli sarebbe piaciuto semmai diventare presidente di una società calcistica e, meglio ancora, del Pozzuolo che gli era in un paio d'anni già entrato nel cuore. E adesso non c'è più!".
Già, Omar Deanna non c'è più. Ma resterà per sempre negli occhi e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, fuori dal campo o mentre indossava come un gladiatore la sua maglia numero tre.

Nella fotocopertina  Omar Deanna con il mister Di Rienzo

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