Benvenuti al Nardi show. Perchè quando succede, se succede, non lo ferma nessuno. Nella giornata perfetta, la prima punta del Tricesimo esagera, assicurandosi titoli e copertine: quattro gol tutti assieme (robusto contributo nel 5 - 2 ai danni del Rivignano, ndr) non sono cosa di tutti i giorni.

“Se non ricordo male, è la seconda volta in carriera che mi succede - analizza Marco, alla sua seconda stagione biancazzurra – un poker l’avevo già segnato al Corno, quando militavo a San Daniele.”

Per ogni segnatura, un gesto diverso.
“Direi che ci ho messo un pò di tutto del repertorio: una anticipando tutti sul primo palo, una di testa, la terza in mezza rovesciata e l’ultima con un pallonetto da lontano, che ha sorpreso il portiere.”

Exploit figlio anche di una ritrovata condizione.
“L’anno scorso, pur andando a bersaglio 13 volte, ho convissuto con una mezza pubalgia. Ora, invece, sto molto meglio. E mi auguro di crescere ancora.”

Da Toffolo a Bortolussi, un ritorno al passato.
“Ognuno ha le sue idee. L’attuale mister mi conosce perfettamente e sa come posso rendere al meglio. Senza nulla togliere a Toffolo con il quale mi sono, comunque, trovato bene.”

Sette centri sinora: già individuata una cifra finale?
“Non è mai stata una fissazione. Certo, se alla trentesima giornata ne avrò uno  più degli altri e rivincerò il titolo di capocannoniere (come due anni fa, con 17 “perle”, ndr), non credo mi dispiacerà.”

Una soddisfazione personale che spazza pure qualche nube dal cielo sopra Tricesimo.
“Effettivamente eravamo tutti un pò tesi e non riesco a capire  perché. Eppure il gioco sta migliorando, siamo in crescita. Speriamo di esserci sbloccati in maniera definitiva.”

Anche se…
”E’ necessario progredire sul piano tattico, mantenendo le giuste distanze tra i reparti, e a livello mentalità. Non dobbiamo più commettere certi errori perché altrimenti, per vincere le partite, potrebbe anche non essere sufficiente segnare cinque gol…”

Nel frattempo, sta tornando anche il tuo “gemello” Ostolidi.
“Era ora. Il suo apporto ci manca ma intanto, ieri, ha messo nelle gambe una settantina di minuti. Ci conosciamo, lo conosco molto bene: quasi più di mia…mamma. E’ uno che sposta gli equilibri e serve anche a me!”

Magari per arrivare nei primi cinque, l’obbiettivo fissato dal vostro presidente Sorrentino.
“Lo ritengo un traguardo raggiungibile. Anche perché il campionato è tremendamente livellato e può succedere di tutto. Il nostro organico è forte ma, ripeto, dobbiamo salire di concentrazione e sbagliare di meno. Ogni domenica.”

Prossima verifica a Corno.
“Una delle avversarie alla quale ho segnato di più, mi ha spesso portato bene. Poi, magari, capita che rimango a secco…”

La simpatia calcistica di Nardi, là dove fioccano i milioni?
“Tifo Juve, anche se moderatamente. E, come giocatore, mi rivedo un pochino in Morata.”

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