Tre risultati utili (una vittoria e due pareggi) e una Tarcentina scossa da una discreta emergenza difensiva, autorizzavano un’ Aurora in stato di apparente benessere a coltivare l’idea del primo “furtarello” esterno. Sulla piazza dove il loro attuale condottiero ha ottenuto, meno di sei mesi fa, l’ultima promozione, i rossoblu sono invece inciampati, scivolando al penultimo posto in classifica.

“Proprio in considerazione delle loro difficoltà e dei tanti giocatori fuori ruolo, avremmo dovuto almeno non perdere – si rammarica Rino Busato – e infatti il pari sarebbe stato il risultato più giusto. Per 70 minuti abbiamo tenuto il pallino del gioco facendo, però, tanta confusione. Nonostante questo, ne sono uscite un paio di occasioni che avremmo dovuto sfruttare. E alla fine ha avuto la meglio la loro superiore voglia di vincere.”

Eppure era un’Aurora in striscia positiva. “Nelle ultime tre giornate il risultato era sempre arrivato: tra l’altro, contro formazioni di alto livello. Questo è un passo indietro, anche se rimango fiducioso: soprattutto perchè alleno un gruppo di valore e che sta bene assieme”.

Manca però sempre un tassello dietro.
“Quello del centrale difensivo rimane un problema. Nicolettis ce lo siamo ormai messo via, mentre Ciriaco fa il possibile per adattarsi. Ma si vede che non è il suo ruolo. Per ora ci arrangiamo con quello che c’è in casa, più avanti si vedrà.”

Qualche gol lo avete realizzato. Senza il contributo di Puddu.
“Sta uscendo da un infortunio, lo incoraggio ad avere pazienza. Soffre a non essere di aiuto, ma ha comunque propiziato entrambe le reti con la Juventina. E quando ricomincerà a segnare di persona…”

Mentre, per Graneri, sono soltanto stenti.
“Domenica l’ho schierato come mossa disperata, sperando fosse in grado di cambiare qualcosa. Tutto inutile: si vede che non sta bene. E se lui non è fisicamente al top, non rende.

Prossimo scoglio: a Remanzacco arriva il Trieste calcio.
“Sfida delicata. Conosciamo bene i nostri obbiettivi: bisogna fare risultato ed allontanarsi dalle zone basse.”

L’abbraccio dell’ambiente canarino al suo penultimo mister ?
“Sportivamente parlando, è stato un brutto pomeriggio. Per il resto ho goduto di un’ accoglienza speciale, che mi ha fatto tanto piacere, cominciata già durante la settimana, con un sacco di messaggini…”

Roberto Zanitti