CIVIDALE -  Emozioni forti al “Palaperusini”, teatro dell’ultima recita ducale targata Gsa, a conclusione di una stagione ondivaga e rischiosa sino ad un mese fa, ma conclusasi con una autentica marcia trionfale. L’ultima recita di Manuel Vanuzzo (per il quale Lardo in versione “ultrà” invoca l’applauso finale), il minuto in ricordo di Michele Scarponi ma, soprattutto, la sesta vittoria consecutiva dei bianconeri, sono i momenti salienti del commiato dal palasport cividalese, vicinissimo all’ennesimo sold out. In questo turbinio di sentimenti, Udine non si dimentica comunque della partita, facendo il proprio dovere fino alla fine (l’annata va in archivio con un nono posto e un bilancio di 16 successi e 14 sconfitte) e, dopo Treviso, inchiodando (con un nuovo 2 - 0) anche la Fortitudo dell’ex Boniciolli (prima applaudito, poi deriso con un coro sinceramente disdicevole da pare di una frangia del settore D), reduce dal successo nel derby e inutilmente a caccia del quarto posto.  

Digerita una prima frazione equilibrata, l’impatto di Traini, che produce in proprio e per la collettività (meraviglioso un assist a beneficio di Ferrari) è una scossa: il “Pirata” ha finalmente trovato il tesoro, domina il campo con levità e, sganciando una tripla a campo aperto, al minuto 13’ stampa 13  punti di vantaggio (33 - 20). Dal mazzo delle guardie alternate da Boniciolli, esce Campogrande, ma la Fortitudo continua a giocare male e tirare peggio (scivolando dal 54 al 39 per cento dal campo) e allora la Gsa infierisce: Diop si sbatte e lavora bene in difesa, Fall imbuca la consueta bombetta e i bianconeri volano a più 15 (42 – 27), score soltanto limato dall’ottimo Knox in prossimità del riposo lungo.

Con un imprendibile Okoye, la Gsa prosegue la sua opera demolitrice schizzando anche sul più 17 (50 – 33): la sassata è di Vanuzzo, capitano in uscita. Mentre Boniciolli rinuncia temporaneamente ad un opaco Mancinelli, Ferrari (nonostante un lugubre 0/4 dalla lunetta) inchioda il 57 – 36. Sembra la pietra tombale sul match, ma Italiano e Knox accorciano sino al 62 - 50. Aggiornato da Traini, prima dell’ultimo break, con l’ennesima tripla. E quando Italiano riduce il gap sotto la doppia cifra (56 – 65), la Gsa – che Lardo schiera con tre piccoli - rimetta una marcia superiore: 71 – 56, con la tripla di Pinton. Con Okoye a piantare le ultime “banderillas”, Veideman si conferma grande capobranco, conducendo per mano i suoi all’ennesimo trionfo. Peccato davvero sia già finita. Ma serva almeno da insegnamento per il prossimo campionato (“Il sogno inizia stasera”, recitava uno striscione alquanto significativo…). Da vivere al Carnera. I sette mesi di Cividale – destinato ad ospitare comunque, alcune gare del mondiale femminile Under 19 di luglio - rimarranno però, davvero, un bel ricordo.

Roberto Zanitti

GSA – KONTATTO   82 - 68

GSA: Nobile 4, Veideman 15, Okoye 28, Vanuzzo 5, Fall 3, Pinton 8, Diop, Ferrari 6, Traini 13, Mastrangelo, Gatto. Allenatore: Lardo.

KONTATTO: Ruzzier 10, Montano 7, Raucci 1, Mancinelli 6, Knox 19, Candi 5, Marchetti, Italiano 11, Gandini 2, Campogrande 7. Ne: Legion e Costanzelli. Allenatore: Boniciolli.

ARBITRI: Galasso di Siena, Cappello di Agrigento e Maschietto di Treviso

PARZIALI:  21 - 18, 42 - 29, 65 - 50. Tiri liberi: Gsa 16/21, Kontatto 12/14. Tre punti: Gsa 12/29, Kontatto 8/31. Rimbalzi: Gsa 37 (Veideman e Fall 6), Kontatto 31 (Knox 8). Nessun uscito per 5 falli. Fallo tecnico a Boniciolli al 35’ 19”. Spettatori: 2720.

@RIPRODUZIONE RISERVATA