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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - In quattro ai box. E non è l'unico problema

Dopo nemmeno due mesi di campionato, in casa bianconera serpeggia la preoccupazione. Velazquez comincia a vacillare e l’infermeria si riempie: fermi Mandragora, Nuytinck, Fofana e Teodorczyk. Intanto anche la Primavera (Renzi? Non gioca mai…) stenta



La dolorosa sconfitta con il Napoli (che fa pacchetto con quelle maturate al cospetto di Juventus, Lazio e Bologna) ha definitivamente aperto il rubinetto dei dubbi in casa Udinese. Dubbi che gli osservatori più attenti e meno “buonisti” avevano già colto da qualche turno: perché va bene il calendario, va bene l’ambientamento della nuova gestione, va bene che serve pazienza (come se, da quattro anni a questa parte, il pubblico friulano non ne avesse già spesa a tonnellate…) ma, consumati nove turni, i risultati (solo quelli non mentono mai, perché fanno classifiche e albi d’oro) sono decisamente scadenti con annessa, deficitaria classifica: sedicesimo posto complessivo e quintultimo, sia per quanto riguarda l’attacco (8 reti realizzate: soltanto Chievo, Frosinone, Bologna e Cagliari hanno fatto peggio. E meno male che quell’incostante di De Paul ne ha messi quattro lui soltanto…), che la difesa (13 gol incassati: più permeabili si sono rivelate Genoa, Sassuolo, Frosinone e Chievo). Una realtà che contribuisce a mettere in discussione operato e posizione del tecnico Velazquez, sbarcato in Italia con l’idea - e forse anche la presunzione - di poter trapiantare un personalissimo “tiki taka” e prontamente ripiegato (la sconfitta/eliminazione patita in Coppa Italia dal Benevento si è rivelata più che un avviso ai naviganti), salvo qualche parentesi, su schieramenti molto, ma molto conservativi. Cosi, la trasferta di domenica prossima, sulla sponda rossoblu di Genova, assomiglia già ad un crocevia decisivo – dovesse piovere il quinto ko di fila - per l’uomo di Salamanca. A meno che le possibili/probabili assenze di uomini chiave (?) non abbiano il potere di intenerire il club, fungere da paravento e concedere ulteriori prove d’appello all’ex Alcorcon.

INFERMERIA. La gara con il Napoli ha infatti lasciato in eredità tre infortuni. Ai quali va aggiunto quello riguardante Teodorczyk, emerso a metà della settimana scorsa e “Tenuto nascosto per non concedere vantaggi ai partenopei” (Pradè dixit). Per l’attaccante polacco si parla di ernia inguinale: a tal proposito sono in corso esami approfonditi. Gli altri “stoppati” rispondono ai nomi di Mandragora (forte trauma contusivo alla spalla sinistra), Nuytinck (risentimento muscolare al flessore della coscia sinistra) e Fofana (contusione al polpaccio sinistro). Quanti e quali saranno in grado di recuperare per la gara di Marassi, è ancora tutto da indovinare.

E RENZI JUNIOR? -  Nel frattempo, per non essere da…meno della Prima squadra, pure la Primavera 1 stenta parecchio nel campionato di categoria. Trascorse cinque giornate, infatti, la formazione allenata da David Sassarini staziona al terzultimo posto, con una sola vittoria (ottenuta contro l’Empoli, penultimo…) e quattro sconfitte. Ci si chiede, intanto, perchè non trovi spazio l’aspirante attaccante Francesco Renzi, il figlio dell’ex Presidente del Consiglio sbarcato a Udine con tanto di grancassa mediatica. Sicuramente una bravissima persona, accompagnata dalla speranza di diventare un calciatore professionista. Con ogni probabilità, i tempi per un regolare utilizzo del ragazzo non sono ancora maturi.

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 23/10/2018
 

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